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L’ottocento artistico in Inghilterra


Inghilterra: cultura romantica (tardo illuminismo inglese+idealismo tedesco). Grassa prosperità economica VS arretratezza sociale e involuzione culturale.
John Ruskin : maggior critico europeo del secolo --> Turner e Constable i pittori moderni per eccellenza. Perché l’arte potesse sopravvivere bisognava cambiare la società e questa doveva essere la missione degli artisti. Confraternita dei preraffaelliti --> Hunt, Millais e Rossetti --> traduce la Vita Nova di Dante. “primitivi” italiani come esempi di morale professionale e modelli formali. Necessità di un nuovo naturalismo. Natura = messaggio divino --> tecnica pittorica umile.
Rossetti “Ecce Ancilla Domini” --> i particolari del letto, della tenda e dei lini sono eseguiti con grande cura ma con un’attenzione passiva, senza alcun gusto dell’osservazione e con il pensiero rivolto al mistero dell’annunciazione --> donna-angelo --> dal naturale al metafisico. La cosa non si trasforma, si evolve.
William Morris: questione dell’arte come questione politica. Opera quotidiana deve diventare opera d’arte --> arte popolare.
Ditta “morris, Marshall, faulknler & co” --> produce mobili, stoffe, argenterie, vetrate, tappezzerie etc…
Collaborano anche Jones e, dopo  lo scioglimento, Mackmurdo e Crane. La corrente preraffaellita e morrisiana punta all’eliminazione della specificità delle arti, all’inserzione diretta dell’esperienza estetica nella prassi della vita sociale. Dall’impresa di Morris discende il modern style (Art nouveau in francia, Jugenstil in Germania e Liberty in Italia) --> assoluta autonomia dell’arte.

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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