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Il gruppo. Il conformismo degli adolescenti


Con la rivolta contro i genitori e rifiuto degli ideali etici e sociali degli adulti = stato si smarrimento e solitudine, un rimedio è la vita di gruppo: nonostante la convinzione di essere originali ed eccentrici, si riducono all’imitazione di soggetti che ammirano e conformismo (per acquisire fiducia in sé, ha bisogno di sentirsi uguale agli altri).
Rispetto ai gruppi dei bambini, le motivazioni sono più profonde. Nel gruppo l’adolescente cerca una ragione d’essere, un ideale dell’io, un’immagine securizzante di se stesso che calmino la sua inquietudine interiore e restituiscano il senso di autostima. Proprio per la tendenza all’identificazione, la natura dei legami è totalmente diversa dai rapporti precedenti: si approfondisce la comprensione reciproca.
Il gruppo permette di affermarsi nella maniera più assoluta: fra soggetti che la pensano come lui, l’adolescente si sente libero di esprimersi, senza timore di essere incompreso, perchè nel gruppo trova ideali e valori corrispondenti alle sue aspirazioni più il gruppo incita al superamento di sé (sperimentazione).
È una soluzione momentanea  e provvisoria per l’adolescente, poi avverte il bisogno di affermarsi in modo più personale e assumere da solo la direzione della sua vita (attraverso gli altri ha preso coscienza di sé), il gruppo può diventare nocivo se si prolunga oltre una certa età, può ostacolare l’affermazione di sé, diventa un rifugio in cui sfuggire le responsabilità. Il gruppo può alienare: la sottomissione all’ideale collettivo implica la rinuncia a una parte di sé, abitua a cercare risorse all’esterno e a rinunciare a una parte di sé.

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