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La Popolazione: modelli mondiali e tendenze regionali


Le dimensioni, le caratteristiche, le tendenze di crescita e le migrazioni delle popolazioni attuali contribuiscono a plasmare il benessere degli individui non ancora nati, il cui numero e la cui distribuzione sono determinati fin da ora. Fattori quali l’ampiezza della popolazione, la distribuzione degli individui in base all’età e al sesso, insieme alla fertilità, alla mortalità, alla densità abitativa e al tasso di crescita, sono influenzati profondamente dall’organizzazione – e allo stesso tempo influenzano profondamente l’organizzazione – sociale, politica ed economica di una società. Attraverso i dati demografici possiamo comprendere come vivono gli abitanti di una particolare area, come possono interagire gli uni con gli altri, come utilizzano la terra, quale pressione sulle risorse esiste e che cosa può riservare loro in futuro.
La geografia della popolazione fornisce gli strumenti e i concetti di base per analizzare tali questioni. Essa concentra la propria attenzione sul numero, sulla composizione e sulla distribuzione degli esseri umani in rapporto al variare delle condizioni dello spazio terrestre. Questa disciplina si differenzia dalla demografia (lo studio statistico della popolazione umana) in quanto dedita all’analisi spaziale, ossia alla relazione che intercorre fra gli individui e l’area da essi occupata. La situazione regionale delle risorse, il tipo di sviluppo economico, la qualità della vita, l’offerta di derrate alimentari, la salute e il benessere sono alcune delle questioni fondamentali su cui verte la geografia della popolazione. Esse sono espressioni basilari dei rapporti fra uomo e ambiente, essenza di ogni indagine nel campo della geografia umana.

Tratto da I CONCETTI CHIAVE DELLA GEOGRAFIA di Gabriella Galbiati
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