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La liberazione della Campania - 1943 -

La liberazione della Campania - 1943 -


L’obiettivo n. 13 era Benevento nella lista delle first priorities ed era stato fotografato e studiato nel 1943 dall’Air Force. Nelle foto sono indicati il fiume Calore con il ponte, la stazione ferroviaria, la stazione di smistamento con un deposito di locomotive, la centrale elettrica, due industrie e una piccola area di atterraggio.
Ma i beneventani non si aspettavano le bombe, non reputavano i loro impianti importanti per la strategia di guerra.
Il grande raid si verificò l’11 settembre e da quel giorno Benevento fu distrutta. Inoltre divenne preda di violenze tedesche e di saccheggiatori italiani. Le autorità svanirono. Anche Benevento diventa terra di nessuno. Restarono solo le autorità ecclesiatiche come figure istituzionali e a apprestare una minima opera di soccorso.
Ad Avellino alcuni saccheggiatori vennero scoperti e denunciati. Subirono un regolare processo e vennero condannati. Così finì in carcere un’intera famiglia che vantava origini nobili e che ha razziato la casa di un vicino, un giudice, che riuscì a trovare i colpevoli del saccheggio. Anche Avellino non credeva di essere un bersaglio strategico e fu abbandonata dalle autorità.

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