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Modelli di educazione alla salute


Terminata la diagnosi educativa (individuati i problemi di salute) occorre affrontare con un approccio educativo.
Definizione dell’intervento: ogni volta che si agisce lo si fa in base al nostro modo di comprendere la realtà, facendo ipotesi su quale sia la struttura sottostante di ciò che percepiamo (la conoscenza è un processo attivo che organizza in una struttura gli stimoli che ci bombardano)
Però la realtà educativa non è univoca, i fatti di una data realtà possono essere organizzati in modo diverso. L’organizzazione che diamo ai fatti rilevanti è il modello.
Ogni modello educativo ha un suo assunto: comprensione della realtà che e sta alla base e guida la formulazione di ipotesi causali sull’origine del problema. Guida la formulazione delle finalità generali dell’intervento educativo per prendere una decisione definiva su come agire, bisogna sapere anche qual è l’efficacia di ogni approccio (quanto ogni modello funziona in ogni situazione). Definire gli obiettivi del modello significa ottenere un risultato concreto misurato secondo criteri stabiliti in anticipo; però non sempre un modello permette la misurazione diretta dei risultati finali (outcome), solitamente ci sia contenta di risultati indiretti – intendi (proxy).
La valutazione dell’efficacia può essere influenzata dall’assunto di base (se ho una comprensione errata della realtà è difficile poter agire in modo adeguato). Si può sbagliare il modo concreto di operare (l’azione educativa non pertinente agi assunti di base o svolte in modo superficiale).o metodi di valutazione (non sempre gli strumenti valutativi sono adeguati: si può definire adeguato un intervento che non lo era).
La valutazione può portare a decisioni sbagliate: se si scelgono outcome sbagliati, si può sbagliare l’operazionalizzazione degli outcome più procedimento di raccolta dati (una volta stabiliti gli strumenti di misura devono essere applicati correttamente: se mi baso solo su test compilati dal soggetto con cui ne hanno familiarità: risultati distorti). Necessario utilizzare corrette tecniche di analisi ad essere in grado di interpretare correttamente i risultati delle analisi. Una volta stabilita l’efficacia del programma posso utilizzarla per negoziare con le amministrazioni locali per l’applicazione dell’intervento di situazioni specifiche.
X alcuni concentrare l’attenzione sui soggetti li fa sentire ancora peggio: per es. victim blaming (biasimare la vittima attribuendogli la colpa per la sua posizione svantaggiata); molti interventi puntano su modificazioni dei soggetti ma non considerano che il loro star male può derivare da una situazione ambientale più che individuale. Perciò si parla di educazione sana: scopo dell’educazione è permettere alle persone di star bene e perciò è necessario prima di tutto creare ambienti di vita sani.
La scelta dell’approccio per motivi di affinità elettive: ciò che ciascuno trova meglio per motivi di attitudine, formazione personale, questioni etiche – ideologiche più considerare la finalità dell’intervento (approccio che si adatta di più all’obiettivo) più situazione concreta in cui l’intervento deve essere implementato.

Tratto da EDUCAZIONE SANITARIA di Antonella Bastone
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