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La destinazione agli enti ecclesiastici del 5 per mille del gettito IRPEF per finalità di volontariato e ricerca


La finanziaria 2006 ha previsto a titolo sperimentale una forma di finanziamento attraverso la destinazione di una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF da ripartire sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi. Come nelle leggi finanziarie precedenti anche in quella del 2009 è prevista la predisposizione di un apposito d.p.c.m. nel quale verranno indicate le modalità di richiesta, le liste di soggetti ammessi al riparto e le modalità di riparto delle somme stesse. La scelta del 5 per mille e dell’8 per mille non sono alternative tra loro. Le confessioni in quanto tali non sono direttamente coinvolte al 5 per mille. Possono però accedervi per via indiretta per il tramite dei propri enti ecclesiastici civilmente riconosciuti qualora questi ultimi abbiano previsto di svolgere una o più attività nel rispetto delle disposizioni stabilite attraverso la costituzione del ramo ONLUS dell’ente.

Tratto da MANUALE BREVE DI DIRITTO ECCLESIASTICO di Filippo Amelotti
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