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La giurisprudenza costituzionale


A fronte del silenzio del legislatore, un ruolo da protagonista è stato assunto dalla corte costituzionale che con una articolata successione di interventi prima sollecita un intervento legislativo, poi incoraggiata dal superamento formale del confessionismo di stato, avvia un’azione di ripristino della legalità costituzionale intervenendo sulle singole fattispecie.
In una importante sentenza afferma che la protezione del sentimento religioso è venuta ad assumere il significato di un corollario del diritto costituzionale di libertà di religione il che significa non solo escludere la legittimità di qualsiasi differenza di trattamento sanzionatorio tra confessioni religiose ma anche segnalare la necessità della previsione di una qualche forma di tutela penale impedendone la totale eliminazione. Infine impone il superamento dell’utilizzo del termine culto ammesso nello stato, espressione fuori tempo.

Tratto da MANUALE BREVE DI DIRITTO ECCLESIASTICO di Filippo Amelotti
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