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Cambiamenti tecnologici e sviluppo industriale in Inghilterra nel 1700


Il settore dell’economia inglese che varcò per prima la soglia della rivoluzione industriale fu quello del cotone. Nell’industria cotoniera furono introdotti nuovi tipi di macchinari per la filatura insieme ad altre invenzioni. Il consumo di cotone si moltiplicò per 12 tra il 1770 e 1800 e rese indispensabile ulteriori miglioramenti nella fase della tessitura, che furono realizzati dopo l’introduzione del telaio meccanico. Nell’industria del ferro il capitale investito, il valore prodotto e il numero di addetti erano inferiori durante il XVIII secolo a quelli dell’industria del cotone ma le potenzialità di sviluppo erano altissime sia per le offerte di metallo a prezzo basso, sia per il processo di meccanizzazione, sia per la progressiva sostituzione dell’energia idrica con quella a vapore, sia per le innovazioni dei trasporti nel corso dell’800. un nuovo convertitore di energia era quello della macchina a vapore, e lo sfruttamento su larga scala del carbon fossile al posto del carbone di legno permisero lo sviluppo e la straordinaria diffusione della rivoluzione industriale in Inghilterra. La rivoluzione industriale significò la separazione tra i proprietari dei mezzi di produzione  ei produttori diretti, tra imprenditori e lavoratori, la concentrazione dei lavoratori salariati in un unico luogo di lavoro, la fabbrica; una divisione più accentuata del lavoro; l’impiego delle macchine e la produzione di massa per il mercato. Tra il 1780 e il 1830 i lavoratori cominciarono a organizzarsi e diedero vita a movimenti di protesta mentre andò formandosi una classe operaia, dotata di una coscienza di un’identità di interessi in contrapposizione ad altri. Le tappe più importanti di una lenta maturazione di una coscienza di classe furono: la formazione e la diffusione di leghe e club di lavoratori radicali, il movimento luddista e tra il 1820 e il 1830 lo sviluppo del socialismo utopistico. Il nome del luddismo, forma radicale di protesta, veniva da Ned Ludd a cui si attribuiva la distruzione di un telaio meccanico nel 1779. furono distrutti tantissimi telai meccanici ma la fase culminante del luddismo finì con la legge del 1812 che della distruzione dei telai faceva un delitto punibile con la morte.

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
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