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La distinzione tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta


Si tratta di un regime moderno rappresentativo, quello basato su regole e istituzione della rappresentanza e le decisioni sulla cosa pubblica vengono delegate ai professionisti della politica, scelti dal popolo.
La democrazia diretta, coincide con quella degli antichi, dove un piccolo numero di cittadini si riuniscono per prendere delle decisioni. Oggi tale regime ci appare come autoritario e istituti di dem0ocrazia diretta si sono mantenuti nelle attuali democrazie, come ad esempio i referendum.
L’autore Lijpahart, cerca di affermare la possibilità di avere delle democrazie stabili anche in società profondamente divise, assumendo due dimensioni come centrali: la propensione delle elites politiche all’accordo e al compromesso e l’esistenza di una cultura politica omogenea o eterogenea.
Si potranno così formare democrazie consociative, come nel caso dell’Olanda, con elites disposte all’accordo, ma profondamente divise sul piano religioso e sociale; e ancora democrazie depoliticizzate, come gli Stati Uniti, con elite aperte all’accordo e con una cultura omogenea. E in altri casi ci saranno democrazie centripete come quella inglese o quelle nordiche che sono il risultato di elites conflittuali e cultura omogenea e ancora democrazie centrifughe come nel caso di Italia e Francia con elites conflittuali e cultura eterogenea.

Tratto da SCIENZA POLITICA di Marco Cappuccini
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