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Motivi di crisi e corruzione secondo S. Agostino


Il motivo della crisi e della corruzione è nella natura dell’uomo che è contradditoria. È questa la ragione della tendenza al disordine di ogni società politica. L’uomo, perché ama se stesso aspira alla pace e vuole l’ordine che corrisponde, ma le cose che desidera e i suoi fini spesso contraddicono questa aspirazione. Vuol l’ordine e la pace ma quello che fa provoca il disordine e la guerra. L’amore dei beni temporali, come l’amore per il sapere e per la verità scaturisce nell’uomo da un sentimento indefinito del bene assoluto cioè Dio: l’uomo che vive per la città terrena senza alcun pensiero per la città celeste non riesce a riconoscere il ero oggetto di questo desiderio indefinito e persegue una serie di verità e beni terreni che per essere finiti non riescono mai a soddisfare il suo desiderio di felicità e di verità che in effetti aspira al sommo bene e alla verità assoluta. Di qui, l’insoddisfazione e l’inquietudine che spingono l’uomo alla continua ricerca di nuovi beni e nuove verità.
Bisogna distinguere l’amore per la gloria dall’amore della potenza e del dominio che spesso si tramuta in libidine di dominio.

La città di Dio vive come pellegrina nel mondo ma si serve della pace terrena come di un bene che appartiene all’ordine della creazione divina ed è impegnata a promuoverla ed a mantenerla.
Il precetto fondamentale della legge eterna è che sia conservato l’ordine naturale, vale a dire, per quanto riguarda la città terrena che sia conseguita e conservata la pace: la guerra è il rimedio estremo con cui lo stato assicura e difende la pace terrena contro le insidie e le violenze dei malvagi. La guerra giusta deve essere sempre finalizzata alla pace e deve essere intrapresa solo per la difesa.

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
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