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Montesquieu: legge e ragione umana


Il diritto è formato dalle situazioni in cui vengono a trovarsi gli uomini.
L’area della politica che si riferisce allo stato è determinata dal confluire delle forze particolari nella forza generale, dei rapporti tra le forze particolari cioè gruppi sociali minori nei quali è inserito l’individuo. L’unione delle forze particolari richiede anche l’unione della volontà dei singoli che determina la formazione dello stato civile, della società civile, distinta dallo stato, che è il presupposto del diritto civile, distinto da quello politico. Questo si fonda sulle forze particolari cioè su gruppi sociali minori, il diritto civile sulla volontà degli individui.
La legge è la ragione umana in quanto governa tutti i popoli della terra. E le leggi politiche e civili sono casi particolari in cui questa ragione umana si applica.
Cogliere il nesso che unifica tutte le leggi rispettandone le particolarità, stabilire le relazioni fra esse e quelle con l’ambiente, con i popoli, la storia, significa intendere lo spirito delle leggi.
Le leggi devono essere adatte al popolo per il quale sono fatte; devono essere in rapporto con la natura e con il principio di governo costituito; devono essere in relazione col carattere fisico del paese; devono essere in rapporto col grado di libertà che la costituzione è capace di sopportare, con la religione degli abitanti, le loro disposizioni, la loro ricchezza, il loro numero. Finalmente esse hanno relazioni reciproche tra loro. Esse nel loro insieme formano lo spirito delle leggi.

Nella prima parte l’analisi viene finalizzata al problema della libertà politica che è definita con riferimento alla sfera di autonomia e indipendenza di cui può godere l’individuo. La libertà coincide con le leggi positive nel senso che il diritto delimita la sfera di azione dell’individuo nella società. La libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono. Se un cittadino potesse fare ciò che le leggi proibiscono non sarebbe più libero perché tutti gli altri avrebbero anch’essi lo stesso potere. Noi siamo liberi perché viviamo sotto leggi civili.
La libertà deve essere riferita alla sfera patrimoniale che diventa la pietra angolare sulla quale si basano tutti i rapporti della società civile. Acquistano importanza le leggi che disciplinano la sfera patrimoniale. Devono consentire a ogni individuo di accedere alla proprietà. La proprietà appartiene alla sfera del diritto civile e quindi non può essere regolata dal diritto politico. Nessuno può essere privato dei suoi beni sulla base della legge politica.
La libertà implica anche la sicurezza dei cittadini, assicurati dalle leggi con cui vengono tutelati i beni personali fondamentali: la vita, l’onore, il patrimonio.

Tratto da STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE di Filippo Amelotti
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