Skip to content

La riconversione degli USA


Gli USA si trovarono alla fine della guerra ad affrontare un problema non di ricostruzione ma di conversione, il sistema economico americano indirizzato alla produzione bellica doveva essere riorientato, a guidare il paese in questa fase fu Truman. Il forte deficit del bilancio statale provocò un sensibile aumento del costo della vita, ne seguì un’ondata di rivendicazioni salariali e di agitazioni sociali. A partire dal ’49 si scatenò negli USA una campagna anticomunista detta Maccartismo. Nel ’50 il congresso adottò l’Interna Security Act per epurare o emarginare i sospettati di filo-comunismo. In tutta l’Europa occidentale la fine della guerra si accompagnò a una forte spinte democratica: il caso più emblematico fu quello dell’Inghilterra dove nelle elezioni del ’45  Churchill fu inaspettatamente battuto dai laburisti che gettarono le basi di uno stato del benessere (WelFare State). In Francia programmi di sicurezza sociale furono varati dal governo provvisorio De Grulle, nel ’46 un’assemblea costituente elaborò una nuova costituzione di stampo democratico parlamentare. In quello stesso anno l’alleanza tra i 3 partiti di massa si ruppe, l’instabilità sarebbe stata quindi il male cronico della quarta repubblica come lo era stato della terza. Paradossalmente fu proprio la Germania a riprendersi più rapidamente dai traumi della guerra, nelle condizioni drammatiche del dopoguerra l’economia tedesca diede prova ancora una volta di eccezionali capacità di recupero beneficiata anche dal piano Marshall.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.