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La pericolosità dell’art. 700 c.p.c.


Non può essere nascosta la pericolosità intrinseca alle ipotesi in cui l’attuazione di provvedimenti d’urgenza determini una situazione che di fatto risulta irreversibile.
Una tipica ipotesi in cui il provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. è causa di un pregiudizio irreversibile è quella dei diritti di libertà che comprimano una libertà altrui.
L’esatta percezione della pericolosità della tutela cautelare non può in alcun modo indurre a restringerne i requisiti di ammissibilità o a subordinarne l’efficacia alla prestazione di cauzioni inesigibili da chi chiede tutela, stante le condizioni economiche in cui il soggetto versa.
Al contrario la consapevolezza della pericolosità deve influire sul giudice nel senso:
- di non imporre cauzione a danno dei non abbienti;
- di ridurre la superficialità della cognizione in modo da limitare, di fatto, la possibilità di ribaltamento del giudizio nel processo a cognizione piena;
- di valutare comparativamente il danno che subirebbe l’istante dalla mancata concessione del provvedimento d’urgenza e il danno che subirebbe la controparte dalla sua concessione;
- ove possibile, di modellare il contenuto del provvedimento d’urgenza in modo tale da neutralizzare il pregiudizio irreparabile dell’istante limitando, però, al minimo il rischio dell’irreversibilità dei suoi effetti;
- utilizzare, semmai, la dichiarazione giurata dell’avvocato.

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