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Il significato ed il valore della cognizione piena (ex art. 737 ss. c.p.c.)


Prima di proseguire l’indagine analizzando gli schemi procedurali adottati per l’espletamento delle funzioni di giurisdizione non necessaria, mi sembra opportuno richiamare, molto sinteticamente, il significato da attribuire all’espressione cognizione piena in contrapposizione all’espressione cognizione sommaria.
Il proprium del processo a cognizione piena predisposto per la tutela giurisdizionale dei diritti e degli status si coglie nella predeterminazione legislativa delle forme e dei termini, in tema di allegazioni relative a domande, eccezioni e fatti, di meccanismi di conoscenza del fatto, determina difesa delle parti nei vari momenti del processo.
Strettamente coerente a queste caratteristiche e alla previsione di mezzi di impugnazione è lo sfociare del processo a cognizione piena nel giudicato formale e sostanziale.
Queste caratteristiche evidenziano la radicale diversità del procedimento adottato per l’espletamento delle funzioni di giurisdizione non necessaria, data la correlazione indubbiamente esistente tra giurisdizione non necessaria e procedura in camera di consiglio.

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