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L’elezione di George W. Bush, la campagna presidenziale e l’America Latina


Nel 2000 si contendevano la presidenza Bush e Albert Gore, democratico e vicepresidente in carica. Bush prevalse con un minimo di scarto.
Il nuovo presidente aveva una scarsa preparazione per l’incarico ricevuto, soprattutto riguardo alla politica estera.
Bush espresse la convinzione che una buona politica estera doveva cominciare dai rapporti con i paesi confinanti. Era stato Bush padre ad avviare i colloqui per la nascita dell’accordo Nafta con Canada e Messico e a lanciare un’idea di un’area di libero scambio tra le Americhe. Inoltre, in qualità di governatore di uno stato confinante con il Messico, Bush figlio aveva un’attenzione particolare verso le nazioni latine.
La similitudine con l’amministrazione paterna era accentuata dalle persone che il nuovo presidente aveva voluto che entrassero nel governo: il vicepresidente Richard Cheney, segretario alla difesa con Bush padre, così come Collin Powell, futuro nuovo segretario di stato. ma Bush considerava l’America latina in modo differente rispetto ad Al Gore che aveva preferito concentrare su altri temi la campagna elettorale. Bush evidenziò che le Americhe sarebbero state al primo posto nella sua agenda, in particolare le relazioni con il Messico.

Tratto da AMERICA LATINA E STATI UNITI di Filippo Amelotti
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