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Criteri classificativi della scoliosi


Classificazione in rapporto all’età di osservazione della malattia:
- Scoliosi neonatali
- Scoliosi infantili
- Scoliosi giovanili
- Scoliosi adolescenziali
L’età in cui viene fatta la diagnosi talvolta non coincide con l’inizio della malattia dal momento che può essere magari disconosciuta. Percentualmente quelle maggiormente rappresentate sono soprattutto le scoliosi adolescenziali, tanto è vero che viene ad essere definita una malattia dell’adolescenza, ma ricordiamoci che può anche insorgere in periodi di età diversa antecedenti a quella dell’adolescenza; come si vede non va oltre l’adolescenza perché una volta raggiunta la maturità scheletrica la scoliosi quella che è stata è stata.

Classificazione in rapporto alla sede della curva (alla localizzazione della curva scoliotica):
- Scoliosi lombari
- Scoliosi dorso-lombari
- Scoliosi combinate dorsali-lombari
- Scoliosi dorsale
- Scoliosi cervico- dorsale
Si tratta di un criterio prettamente morfologico.

Classificazione in rapporto alla entità della deviazione angolare della curva:
- Scoliosi inferiori a 20° (o di lieve entità)
- Scoliosi fra 20° e 40° ( o di media gravità)
- Scoliosi oltre i 40°  (gravi)
Ciascuno di questi gruppi ha un tipo di trattamento differente.

Classificazione in rapporto alla genesi della malattia:
- Scoliosi congenite
- Scoliosi acquisite
- Scoliosi idiopatiche
Quelle idiopatiche sono quelle che non riconoscono alcuna eziologia e sono quelle percentualmente più rappresentate.

Tratto da MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE di Irene Mottareale
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