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Diagnosi di sclerosi multipla


Quali sintomi non suggeriscono la diagnosi di sclerosi multipla?

Un esordio prima di 10 anni o dopo i 55 anni.

Quello che manca nella sclerosi multipla sono i segni corticali perché non è la corteccia ad essere interessata: quindi l’afasia, cioè ci può essere un disturbo del linguaggio di tipo cerebellare (parola scandita, parola burattata), ma non l’afasia come disturbo del linguaggio ideativo.

Così come non ci sono disturbi extrapiramidali, perché quelli sono dei nuclei grigi della base.

Quali sono gli strumenti diagnostici a nostra disposizione?

1.    I potenziali evocati visivi: cioè si da uno stimolo visivo che deve colpire la retina e alla corteccia occipitale si registra un potenziale che si chiama P100, una onda positiva a 100 millisecondi di latenza  dallo stimolo visivo, perché affinchè lo stimolo dall’esterno raggiunga ad impressionare la corteccia occipitale passano 100 millisecondi.
Se c’è una neurite ottica retro bulbare, anziché impressionarla a 100 millisecondi la impressiona a 120 - 130 millisecondi e ci sono volte che può anche non impressionarla affatto, oppure non solo la impressiona a 130 millisecondi ma la forma del potenziale è assolutamente irregolare.

2.    L’altro esame importante è l’esame del liquor cefalo-rachidiano : ad un esame emato-chimico normale il liquor si presenta perfettamente normale .
L’unica cosa che può essere alterata è l’immuno-elettroforesi liquorale, cioè può presentare le igg (immunoglobuline) in numero maggiore rispetto a quelle sieriche.
Questo vuol dire o che c’è stata una sintesi intratecale oppure che è alterata la barriera ematoencefalica perché le immunoglobuline sono di peso molecolare più elevato e quindi solo se c’è una alterazione della barriera si trovano in numero più elevato.

3.    L’esame che più ha significato è la risonanza magnetica nucleare fatta con il gadolinio che è un mezzo di contrasto inerte, non è il mezzo di contrasto iodato della TAC, quindi è molto più semplice, e che permette di visualizzare le placche (quelle attive possono avere un’enhancement quindi vedersi meglio perché più facilmente perfuse dal gadolinio, quelle vecchie non prendono contrasto, quindi non mostrano enhancement al gadolinio).

Tratto da NEUROLOGIA di Irene Mottareale
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