Skip to content

Plasticità cerebrale


La plasticità può essere :
•    di apprendimento: è a lungo termine per cui si hanno modificazioni strutturali e morfologiche
•    di adattamento motorio: è una plasticità a breve termine che poi va esaurita nel momento stesso in cui si è messa in atto.

Per adattamento motorio noi intendiamo il movimento che viene adeguato ed adattato alla situazione nuova che può insorgere: esempio se io sto correndo, e mi si presenta davanti un blocco di cemento, o continuo la mia corsa ci sbatto e cado oppure  faccio un salto e supero l'ostacolo. Quindi l'adattamento motorio è un fatto assolutamente istantaneo.

Da ciò si può capire che l'adattamento motorio non può realizzarsi per le connessioni di nuove sinapsi non c'è il tempo materiale, può essere: un cambiamento involontario e quindi un'attività riflessa, può essere un cambiamento automatico.

Poi c'è la plasticità dopo la lesione, lesione che può essere di qualsiasi tipo, dal trauma agli eventi acuti come l'ictus, è in questo caso c'è una plasticità anzi è il cervello che in qualche modo si adatta per recuperare la lesione.

La plasticità a breve termine è la modifica funzionale soltanto di quella sinapsi; tale plasticità viene detta anche facilitazione a breve termine o depressione a breve termine. La plasticità a breve termine si esaurisce nell'arco di pochi secondi, nel momento in cui si determina

La plasticità a lungo termine è stata scoperta nell'ippocampo è anche la sede della memoria; i recettori sono soprattutto quelli del glutammato gli NMDA; le modificazioni di lunga durata vengono dette:
•    long term depression
•    long term potentiation
(cioè il contatto tra due sinapsi può essere potenziato o può essere depresso).

Quindi quelle a breve termine si esauriscono nell'arco di pochi secondi, nel momento in cui si determinano; quella a lungo termine è quella che ti dura minuti, ore, settimane, mesi, anni.  

Se c'è un rafforzamento del contatto sinaptico, quel neurone viene cooptato per espletare la funzione, se c'è l'indebolimento del contatto sinaptico quel neurone non viene cooptato per espletare la funzione. Se non viene cooptato la prima, alla seconda, la terza, la quarta, la quinta, la decima, la centesima volta, a un certo punto viene eliminato in quanto non serve. Da ciò ne deriva una riduzione del potenziale post-sinaptico o ho un aumento del potenziale post-sinaptico.

Tratto da NEUROLOGIA di Irene Mottareale
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.