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Cerebrocerebellum


Riceve afferenze e manda efferenze solo al cervello.
La corteccia motrice e somato-sensitiva primaria, e la corteccia premotoria e parietaria posteriore , cioè tutti quei sistemi che favoriscono la programmazione del movimento, mandano le info ai nuclei pontini.
Essendo ponte, dal talamo le info arrivano alle aree motrici che riguardano prevalentemente muscoli assiali laterali  ma anche tramite il nucleo rosso al nucleo olivare inferiore che è quello dal quale partono le fibre rampicanti per tornare dunque indietro nuovamente al cervelletto.
Quindi qui parliamo di un cervelletto che ha letto il programma della corteccia motrice, ha corretto il programma della corteccia motrice e contemporaneamente si autocorregge.
Per cui le informazioni le riceve dalla corteccia e le rimanda nuovamente alla corteccia, cioè lui in pratica sta facendo il feedback interno, sta controllando se quello che ho programmato va bene.
Cerebrocerebellum  è per controllare il programma motorio e nel caso non vada bene ne permette la correzione in corso d’opera.
Anche qua doppia decussazione che equivale in termini di lateralità del controllo del movimento a nessuna decussazione. Quindi anche qua è omolaterale.

Cosa succede se abbiamo lesioni del cerebrocerebellum?
Il cerebrocerebellum, oltre ad avere quella funzione fondamentale del controllo motorio ha anche una serie di funzioni cognitive e cioè:
- Adiadococinesia: laddove lo spinocerebellum controllava la sequenza di contrazione di agonisti ed antagonisti, il cerebrocerebellum sembra che costituisca una sorta di orologio endogeno, che scandisce il tempo. Il paziente con la lesione del cerebrocerebellum, non avrà ritmo.

- Scomposizione del movimento, è la stessa cosa della scimmia di Hoor.
Scomposizione del movimento vuol dire che se devo compiere un movimento fluido o lo faccio perché ho la sequenza temporale perfetta del movimento oppure perché prima faccio l’agonista, poi supero, poi richiamo l’antagosita, poi supero e così di seguito.
Per denotarla si fa la così detta prova tallone ginocchio, ovvero si fa sdraiare il paziente e gli si chiede di toccarsi con il tallone il ginocchio dell’altra gamba e di scivolarlo di seguito verso il piede. Questo movimento può essere svolto in maniera assolutamente fluida oppure può essere fatto a pezzi o per meglio dire scomposto.

- Alterazione della coordinazione dei movimenti della mano e delle dita, questo vuol dire che sono molto goffi, non riescono per esempio ad abbottonarsi.
- Disartria cerebellare, è un modo di parlare molto scandito, con le vocali molto aperte e viene definito esplosivo.
- Sottili alterazioni cognitive

Tratto da NEUROLOGIA di Irene Mottareale
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