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Eziologia della paralisi spastica


Le cause di una paralisi spastica possono essere: ictus, tumore, trauma, encefalite, processi degenerativi.

È chiaro la causa più comune di tutti per determinare un paralisi spastica è lo stroke, la malattia cerebro-vascolare acuta.
Nello stroke l’emiparesi o l’emiplegia spastica che si determinano è controlaterale al sito della lesione; e così è per qualsiasi stazione a livello cerebrale, uno stroke può essere mesencefalico, bulbare, corticale o della capsula interna, può essere in qualsiasi punto.

Se la lesione è midollare,invece,  al di sopra del rigonfiamento cervicale (il rigonfiamento cervicale va da C4 – C5 a D1, quindi al di sopra vuol dire a livello di C2-C3) si avrà una tetraparesi o una tetraplegia spastica.

Ma se la lesione interessa solo un emimidollo (C2-C3), si avrà una emiparesi spastica dallo stesso lato della lesione, perché la decussazione è già avvenuta.
Se la lesione è a livello proprio del rigonfiamento cervicale, (quindi lì dove c’è il secondo neurone di moto del plesso brachiale che innerva tutti i muscoli delle braccia), e vengono sezionati tutti e due i fasci piramidali (una sezione completa del midollo, non frequentissima ma potrebbe capitare) si avrà una paralisi flaccida agli arti superiori, e per interruzione del fascio piramidale al midollo lombare si determina una paralisi spastica agli arti inferiori.

Se poi la lesione è  a livello toracico, interesserà solo gli arti inferiori per cui ci sarà una paraparesi spastica agli arti inferiori.

Se la lesione è soltanto a livello del rigonfiamento lombare (T11 – T12)ci sarà una paraparesi flaccida agli arti inferiori, ma quando la lesione è vertebrale (perché non è più midollare al di sotto di L2) per ernie lombo-sacrali, non ci può mai essere una paraparesi spastica perché non c’è più il midollo.

Il midollo ha due rigonfiamenti: cervicale e lombare.
Il rigonfiamento cervicale è importante perché a livello cervicale le corna anteriori del midollo spinale contengono il secondo neurone di moto dei muscoli degli arti superiori, così come a livello del rigonfiamento lombare le corna anteriori del midollo spinale contengono il secondo neurone di moto dei muscoli degli arti inferiori.

Negli altri tratti non abbiamo rigonfiamenti perché quello toracico supporta i muscoli respiratori, i muscoli toracici, i muscoli intercostali, i muscoli addominali, che non è che non siano importanti ma chiaramente la differenziazione del movimento, il pool motoneuronale che sottende al movimento dei muscoli è sicuramente inferiore perché non c’è quella finezza, quella selettività del movimento.

Da ogni motoneurone esce una radice, che non è altro che un assone, dopodichè questa radice si unisce a formare il nervo spinale per poi uscire dal forame di coniugazione, dopo di che i vari nervi spinali formano il nervo periferico.

La distribuzione di sostanza grigia e sostanza bianca del midollo è speculare a quella del cervello perché nel cervello la parte grigia (neuroni) è esterna,  nel midollo la parte grigia è interna; nel cervello la parte bianca (assoni) è interna, qui la parte bianca è esterna.
Non si sa perché, un’ ipotesi è per la protezione dei neuroni che a differenza di quelli corticali, protetti dallo scalpo, dalle meningi e dal liquido, comunque da una struttura che non è deformabile, quelli del midollo sono posti in una struttura deformabile, molto estensibile, flessibile ed i colpi ed i contraccolpi che può subire fanno slittare un corpo vertebrale su un altro e possono traumatizzare o anche sezionare più facilmente il midollo.  

Tratto da NEUROLOGIA di Irene Mottareale
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