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J. Bodin: stato e assolutismo


11.8 L’assolutismo trova la sua giustificazione teorica in un clima di insicurezza particolarmente evidente nella Francia delle guerre di religione. Jean Bodin analizza questo problema, oltre a quello dell’unità dello Stato, e diventa uno dei principali sostenitori dell’assolutismo (anche se con lui nasce il vero Stato costituzionale moderno, autonomo dalle varie confessioni religiose).

11.9 Per Bodin la Repubblica è essenzialmente un governo giusto e ben ordinato, che si muove sul piano del diritto (cioè ha una sua legittimazione) e ha come suo nucleo fondamentale la famiglia. La famiglia esprime la necessità di un potere sovrano reputato quasi come un fatto naturale: il potere della Repubblica, infatti, è sovrano, perpetuo e assoluto (= il monarca è sciolto dalle stesse leggi perché può cambiarle quando vuole).

11.10 Si tratta, quindi, di una sovranità onnipotente, tesa a preservare l’unità statale, da cui la preferenza di Bodin per la monarchia e il suo rifiuto del governo misto (vi si può realizzare qualunque dissenso, che può minare l’unità nazionale). Il diritto umano, quando si coniuga con quello naturale e quello divino, può dare la massima certezza all’agire umano.

11.11 La monarchia è la migliore forma di governo perché garantisce ai sudditi il pieno godimento delle loro proprietà; garantisce di più che gli uomini di Stato siano competenti (vengono scelti dal sovrano); assicura una maggiore durata e stabilità; se ben instaurata, mantiene l’armonia tra le componenti dello Stato, evitando malcontenti e rivoluzioni.

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