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La legittima difesa: l'offesa ingiusta


L’offesa deve un comportamento umano del soggetto contro cui è rivolta l’azione di difesa.
Sono riconducibili al comportamento umano le offese per mezzo di animali o cose, sempre a condizione che la reazione verso l’uomo possa impedire l’offesa, altrimenti si deve reagire verso l’animale o la cosa.
L’offesa deve essere ingiusta, cioè contro il diritto, o più in concreto contro norme giuridiche.
Per quanto riguarda i comportamenti conformi a un fatto tipico ma giustificati dallo Stato bisogna vedere se l’ordinamento li considera comunque integri del loro contenuto di disvalore o no.
Agire nell’esercizio di un diritto o nell’adempimento di un dovere e per legittima difesa è considerato utile e quindi giusto, e si deduce che contro tali comportamenti non si può invocare la legittima difesa.
Agire per stato di necessità o su ordine inderogabile sono considerati comportamenti giustificati ma l’ordinamento non ne elimina per questo il contenuto di disvalore e vengono quindi considerati ingiusti, e si deduce che contro tali comportamenti sarà invocabile la legittima difesa.

Tratto da DIRITTO PENALE: PRINCIPI E DISCIPLINA di Stefano Civitelli
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