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Arresto illegale


Art. 606 c.p. “Pubblico ufficiale che procede ad un arresto, abusando dei poteri inerenti alle sue funzioni”

Soggetto attivo: reato proprio, “pubblico ufficiale”, sia competente agli arresti che non, purché metta a diretta disposizione dell’Autorità giudiziaria l’arrestato, altrimenti si ha sequestro aggravato.
Possono commettere tale reato anche i magistrati che autorizzano una misura cautelare al di fuori dei casi tassativamente previsti dalla legge.

Condotta: consiste in,
- procedere all’arresto, cioè privare della libertà personale,
mettendo il soggetto passivo a diretta disposizione dell’Autorità giudiziaria;
non solo arresto in senso tecnico ma anche ogni altra misura privativa della libertà personale a scopo processuale;
reale ed effettiva, cioè non una semplice minaccia;
- abusando dei poteri inerenti alle proprie funzioni, che comprende anche,
incompetenza assoluta ad operare l’arresto (preside che arresta professore): c.d. usurpazione di poteri;
incompetenza relativa, cioè arresto operato fuori dai casi previsti dalla legge o non seguendo le formalità prescritte: c.d. eccesso di poteri;

Bene giuridico: libertà personale, tutelata contro ogni impossessamento fisico.

Soggetto passivo: il titolare del bene giuridico offeso, che può essere qualsiasi soggetto.

Offesa: perdita totale o parziale della libertà personale, si tratta di reato di danno e di reato permanente, in quanto il bene della libertà personale non può mai essere distrutto, ma può solo essere compresso per un certo periodo di tempo, dopodiché si riespande: quindi si considera danneggiato dopo una compressione di durata significativamente rilevante.

Perfezionamento: momento e luogo in cui si ha il minimo di perdita di libertà personale apprezzabile, cioè dopo un minimo periodo di tempo, reato permanente.

Tentativo: configurabile solo prima del perfezionamento.

Elemento soggettivo: dolo generico,
- coscienza e volontà di operare la privazione della libertà personale diretta a porre il soggetto a disposizione dell’ Autorità giudiziaria;
- consapevolezza di abusare dei poteri.
Errore sull’illegalità dell’arresto è errore sul fatto ed esclude il dolo.
Il motivo è irrilevante.

Rapporti con altri reati: tale reato si pone sempre in rapporto di specialità reciproca con l’abuso d’ufficio, ma prevale perché più grave; concorre con la corruzione se questa sussiste.

Trattamento sanzionatorio, punito d’ufficio con reclusione fino a 3 anni.

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