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La tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali


L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro in Italia è stata la prima a vedere la luce.
Istituita in forma obbligatoria nei 1898 per il settore dell'industria è stata estesa nel 1917 anche al settore dell'agricoltura e ad essa nel 1929 si è affiancata quella contro le malattie professionali.
Connotati, come l’automaticità delle prestazioni e la corrispondenza della durata del prestazione economica alla durata dell'evento limitativo dello stato di salute del lavoratore, hanno storicamente rappresentato tratti specifici ed originali di tale assicurazione.
Di particolare rilievo pratico sono successive innovazioni: l'estensione della tutela antinfortunistica anche ad attività lavorative non svolte per il mercato, come quella delle casalinghe; in secondo luogo l'estensione dell'ambito dei danni indennizzabili con cui il legislatore ha posto a carico dell'assicurazione anche l'indennizzo del danno consistente nella "lesione dell'integrità psicofisica, suscettibile di valutazione medico legale, della persona del lavoratore", cioè il danno biologico, il cui ristoro va ad aggiungersi a quello per il danno patrimoniale.
Inoltre, il legislatore ha dettato anche una nuova disciplina dell'infortunio in itinere, risolvendo alcune incertezze interpretative che fino a tempi recenti avevano alimentato un nutrito contenzioso.

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