Skip to content

L’OCCIDENTE, LE CIVILTÀ E LA CIVILTÀ


Le società che credono che la propria storia sia giunta al termine, tuttavia, sono di solito società la cui storia è in via di declino. Da civiltà dell’ oro al decadimento, dal picco dello sviluppo economico, militare al degrado morale, alla frammentazione politica e al suicidio culturale.
L’immigrazione può essere un capitale, a patto che si dia priorità a persone capaci e che i figli degli immigrati vengano assimilate alla cultura del paese ospitante. È stato attaccato il pluralismo americano cioè un paese così multietnico non può più permettersi di essere solo occidentale, ma dev’esser chiaro che se gli stati uniti si deoccidentalizzassero, l’Occidente diventerebbe un minuscolo componente. Nonostante le polemiche è da sottolineare che quando gli americani cercheranno le proprie radici culturali, le troveranno in Europa. Se l’Europa e il Nord America sapranno attuare un’integrazione politica, economica e militare, esse potranno dare vita a una terza fase euroamericana di prestigio e prosperità. La convinzione che i popoli non occidentali dovrebbero adottare valori, cultura e istituzioni occidentali è immorale, in quanto contrari ai valori occidentali di autodeterminazione e democrazia. L’Occidente ha delle peculiarità (cristianesimo, pluralismo, stato di diritto) che la rendono unica e le ha permesso di inventare la modernità.
Per preservare la società occidentale bisognerebbe:
- incoraggiare l’occidentalizzazione dell’America latina.
- rallentare l’allontanamento del Giappone dall’Occidente.
 accettare la Russia come stato guida dell’ortodossia.
- mantenere la superiorità tecnologica e militare.
- riconoscere che in un mondo composto da più civiltà, l’intervento occidentale è la fonte più pericolosa di instabilità e di potenziale conflitto mondiale.
Una guerra globale è improbabile, ma non impossibile potrebbe scaturire dall’escalation di una guerra di faglia presumibilmente tra mussulmani e non mussulmani.
Come si potrebbe mantenere la pace?
1) Regola dell’astensionismo: gli stati guida devono evitare di intervenire in conflitti interni ad altre civiltà.
2) Mediazione congiunta: negoziazione tra gli stati guida per porre fine alle guerre di comunità. Gli stati guida possono considerare il possesso di armi nucleari una loro prerogativa, negandole agli altri membri della propria civiltà. Inoltre la ristrutturazione di quegli organi (NATO), in modo tale da rappresentare appropriatamente la situazione contemporanea.
3) Regola delle comunanze: i popoli di tutte le civiltà dovrebbero cercare di trasmettere i valori, le istituzioni, e le usanze condivise da popoli di altre civiltà.
Il futuro dipende dalla comprensione e dalla cooperazione tra i leader politici, intellettuali e spirituali delle maggiori civiltà del mondo. Gi scontri di civiltà rappresentano la più grave minaccia alla pace mondiale, e un ordine internazionale basato sulle civiltà è la migliore protezione di una guerra mondiale.

Tratto da LO SCONTRO DELLE CIVILTÀ di Alice Lavinia Oppizzi
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.