Il sostegno della Sacra Scrittura

n questa tappa, lo sforzo ascensionale dell’anima è sostenuto soprattutto dalla Sacra Scrittura, così come nella precedente era sostenuto dalla filosofia. È proprio la Sacra Scrittura, che ha per oggetto principale l’opera della redenzione, ad informare l’uomo riguardo alle virtù teologali (fede, speranza e carità). Essa elogia in particolar modo la carità che nasce «da un cuore puro e da una coscienza buona e da una fede senza finzioni» (1 Tim. 1, 5) ed è «il pieno compimento della Legge» (Rom. 13, 10), in quanto Gesù stesso afferma che la Legge si basa sui precetti fondamentali della carità: l’amore per Dio e l’amore per il prossimo.

Inoltre è ancora la Sacra Scrittura ad insegnargli il modo in cui egli può precisamente essere purificato, illuminato e reso perfetto attraverso i suoi tre sensi spirituali:

1. Tropologico o morale, che, sull’esempio di un’azione già compiuta, ci fa comprendere quali azioni dobbiamo compiere;

2. Allegorico, che, per mezzo della descrizione di una determinata realtà, ce ne indica un’altra verso la quale orientare la nostra fede;

3. Anagogico, che si manifesta quando si parla di qualcosa che ci orienta verso ciò che dobbiamo realmente desiderare, cioè l’eterna felicità.

Bonaventura, definendo l’uomo come imago Dei, non solo ha voluto sottolinearne la centralità e l’eccellenza rispetto alle altre creature, ma anche la capacità di relazionarsi a Dio a partire dalla sua stessa struttura e la possibilità di aprirsi costitutivamente a nuove perfezioni, ossia alla similitudo Dei.