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La colpa originaria e il restaurarsi della Grazia

Le sei facoltà, presenti in noi per natura, sono state deformate dalla colpa. Infatti, secondo l’originaria costituzione della sua natura, l’uomo fu creato capace di pervenire alla quiete della contemplazione e, perciò, Dio lo pose nel giardino delle delizie. Ma, allontanatosi dalla vera luce per rivolgersi al bene passeggero, egli stesso, a causa della sua colpa, e la sua discendenza, a causa del peccato originale, furono prostrati a terra. Il peccato originale ha corrotto la natura umana nella mente con l’ignoranza, e nella carne con la concupiscenza. L’uomo in questo modo giace nelle tenebre e non riesce a vedere la luce. Solo con la venuta di Gesù Cristo e con il restaurarsi della grazia, le tenebre del peccato si dissolvono e l’uomo diviene consapevole della sua condizione di indigenza. Quell’uomo, il pauper, che, consapevole della sua situazione, decide di abbandonare le false verità raggiunte con l’ignoranza e i falsi beni raggiunti con la concupiscenza per raggiungere la somma Verità che è anche sommo Bene, deve esercitare le sue facoltà per ottenere, mediante la preghiera, la grazia che riabilita, mediante una retta condotta di vita, la giustizia che purifica, mediante la meditazione penetrante, la scienza che illumina e mediante la contemplazione, la sapienza che rende perfetti.

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