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Articolo 21: saggezza divina nell'universo

Dato che si è sempre riconosciuta la saggezza divina nella struttura meccanica dei corpi, la si deve riconoscere anche nell’universo intero. Questa saggezza la si riscontra nelle leggi del movimento: se i corpi fossero semplicemente estensione, se il movimento fosse semplicemente spostamento da un luogo all’altro, ne seguirebbe che un piccolo corpo, scontrandosi con un corpo più grande, gli conferirebbe la stessa velocità che possiede esso stesso senza perdere la propria. Ma una simile ipotesi è assurda. Senza ricorrere alle forze non si potrebbe giustificare l’impossibilità di un tale fenomeno: un corpo piccolo possiede una forza inevitabilmente inferiore a quella del corpo più grande e non può trasferire al secondo la sua stessa velocità, né conservare esso stesso la sua velocità.

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