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La fase preparatoria delle Nazioni Unite: dalla Carta Atlantica del 1941 alla convocazione della conferenza di San Francisco


Durante il secondo conflitto mondiale la Società delle Nazioni restò praticamente inattiva. Pertanto emerse la volontà di superare quell'esperienza e di individuare forme nuove e più efficaci di collaborazione internazionale.
Momento iniziale di questo processo fu l'elaborazione della Carta Atlantica, concordata tra Roosevelt e Churchill il 14 agosto 1941.
Veniva espresso l'impegno a perseguire la lotta contro il nazismo e si affermava la volontà di sviluppare una collaborazione internazionale che permettesse di promuovere lo sviluppo economico e sociale di tutti i popoli, in un contesto di pace giusta e confini sicuri. A questo proposito tutte le nazioni del mondo avrebbero dovuto rinunciare all'uso della forza in un contesto di disarmo collettivo in vista della creazione di un sistema generale di sicurezza collettiva.
La Dichiarazione Atlantica contiene i temi che saranno alla base della futura ONU → nozione di sicurezza collettiva, disarmo, rinuncia all'uso della forza nelle relazioni internazionali, principio di autodeterminazione dei popoli, cooperazione economica e commerciale.
La Dichiarazione Atlantica non menzionava la Società delle Nazioni (più apertura per Usa e Urss). I principi della Dichiarazione furono sottoscritti da 20 stati antinazisti, Urss e Cina compresi.
Nel gennaio 1942 venne adottata anche la Declaration by the United Nations (Washington) e nel 1943 una Dichiarazione congiunta esprimeva la volontà di creare nei tempi più rapidi possibili un'organizzazione internazionale basata sulla sovrana eguaglianza tra tutti gli stati amanti della pace e aperta alla partecipazione di tutti gli stati grandi e piccoli per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
Il successivo passaggio è la conferenza di Dumbarton Oaks, settembre e ottobre 1944 → le grandi potenze si riunirono con l'obiettivo di discutere una proposta preparata dagli Usa sotto la guida del segretario di stato Cordell Hull, che determinava la struttura e le funzioni della nuova organizzazione. La riunione si concluse con successo e si delineava già la costituzione dei membri permanenti. Il testo concordato sarebbe stata la base per le discussioni a San Francisco, ma lasciava aperta la questione del meccanismo di voto, che fu risolta soltanto nella conferenza di Yalta del febbraio 1945 (Stalin, Roosevelt e Churchill) in cui le grandi potenze si diedero il diritto di veto.

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