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DIFESE DELL'ECONOMIA NEOCLASSICA


Vi sono 2 risposte tipiche, dal versante dell'economia, alla critica di scarso realismo:
A) Via Analitica: difende le caratteristiche del quadro analitico neoclassico (staticità, normatività, esclusione delle istituzioni). Accentua quindi il taglio analitico astratto dell'indagine economica e demanda a altre discipline specifiche (sociologia) lo studio delle istituzioni. Essa è percorsa maggiormente dagli economisti dell'Europa continentale, (cioè dove lo sviluppo dell'economia di mercato trova più vincoli nel contesto istituzionale) ed è ben esemplificata dalle opere di:
1) Menger: che distingue nell'ambito dell'economia politica tra 2 approcci:
-storico: volto alla spiegazione dei fenomeni individuali.
-dell'economia teorica: che ha l'obiettivo di spiegare le regolarità del comportamento economico. Tuttavia all'interno di quest'approccio teorico più generalizzante, egli individua 2 orientamenti:
-alla ricerca esatta: che corrisponde al quadro dell'economia neoclassica. Per Menger, utilizzare il metodo empirico per determinare la validità delle preposizioni dell'economia esatta è un incongruenza metodologica, che infatti produce regole economiche valide solo per un mondo economico concepito in astratto.
-empirico-realistico: che rende conto di come i vari motivi si combinino fra loro dando luogo a forme specifiche di comportamento economico che variano nello spazio e nel tempo (es lo studio del capitalismo come fenomeno distinto da altre forme di organizzazione economica). L'economia sociale empirico realistica deve farci conoscere la regolarità nella coesistenza dei fenomeni reali dell'economia umana.
2) Pareto, per il quale l'economia pura da conoscenze molto importanti solo se non le si confondono con la spiegazione dei fenomeni concreti.
Sia Menger che Pareto rimandano al contributo di altre discipline per lo studio dei fenomeni concreti, in cui il comportamento economico è variamente influenzato da fattori di natura istituzionale: ma mentre Menger guarda ad uno studio di orientamento empirico-realistico, per Pareto, la corretta interpretazione dei fenomeni concreti è un compito che richiede lo sviluppo preliminare di una sociologia generale che abbia lo stesso carattere analitico dell'economia.
Infatti per Pareto, data la complessità dei fenomeni, il modo migliore di procedere della conoscenza scientifica è quello di individuare le diverse componenti che influiscono sull'azione e di studiarle separatamente, e solo in un secondo tempo metterle insieme per avere la teoria del fenomeno complesso. In questa prospettiva l'economia è gia molto avanti nello studio delle componenti logiche dell'azione, mentre parecchia strada resta ancora da fare per la teoria delle componenti non logiche che è l'oggetto della sociologia.
B) Via Empirica: si pone in maggiore continuità con la tradizione classica e difende la validità empirica e analitica della conoscenza economica, mantenendo il riferimento ai fattori istituzionali. Essa è predominante nel mondo anglosassone (dove lo sviluppo dell'economia di mercato trova meno vincoli nel contesto istituzionale).

Tratto da SOCIOLOGIA ECONOMICA di Antonio Amato
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