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P. Grice e le regole conversazionali


A Grice si deve una prima formulazione del principio della cooperazione inteso come una regola di base che gli interlocutori devono mettere in atto affinchè il loro discorso sia mutualmente accessibile. Il principio su cui si basa l’interazione comunicativa prevede che il contribuito alla conversazione sia tale quale è richiesto, allo stato cui avviene e che sia mirato allo scopo. Quattro sono le massime conversazionali:
a) massima della quantità: prevede che il contributo sia tanto informativo quanto richiesto: gli interlocutori devono saper selezionare le informazioni che si ritengono utili e necessarie;
b) massima della qualità: prevede che il contributo sia vero, dunque né falso né di cui non si abbiano prove adeguate;
c) massima del modo: riguarda le modalità espressive e prevede l’uso di un linguaggio chiaro che eviti ambiguità e oscurità;
d) massima della relazione: riguarda il principio della coerenza testuale che presuppone che gli argomenti debbano essere pertinenti al contributo richiesto e che la loro trattazione sia fluida ed omogenea.
Sulla coerenza e sulla sensatezza. Nel produrre un testo, quindi, procediamo seguendo un principio di economicità che ci consente di esprimere sempre più di quanto non dicano nella superficie le parole e le frasi. È sulla possibilità di riempire le lacune che poggia, dunque, la coerenza del testo. Il frame inquadra una situazione e ne delinea dei punti fermi, stabili, che fanno da guida nella ricostruzione.

Tratto da SEMIOTICA E COMUNICAZIONE di Niccolò Gramigni
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