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Ferdinand de Saussure, il segno e la langue


Saussure stabilizza l’opposizione tra patrimonio linguistico sociale ed esecuzione individuale. Gli individui sono collegati nel linguaggio perché condividono una stessa struttura linguistica ovvero la langue (traducibile con lingua) prodotto astratto, sociale, che consente alle persone di comunicare. Sulla base della langue, ciascuno produce degli atti di parole, esecuzioni concrete, personali, di natura psicologica e fisica, dpendenti dalla volontà individuale, attraverso cui si producono approssimativamente gli stessi sociali, associati agli stessi concetti. Saussure delega alla langue una forma di garanzia alla comunicazione e riconosce allo stesso tempo che la parole è individuale e non sociale: conclude dunque che la prima esiste nella collettività sotto forma di una somma di impronte depositate in ciascun cervello ed è necessaria affinchè la seconda sia intelligibile. La parole è indispensabile per lo stabilirsi della lingua, quindi storicamente, il fatto di parole precede sempre. Il segno “interamente arbitrario” realizza meglio di ogni altro l’ideale del procedimento semiologico ed è perciò che la lingua, come più diffuso e complesso tra i sistemi di espressione, ne diviene per Saussure il più caratteristico di tutti. In questo senso, la semiologia è la scienza generale dei segni e la linguistica ne è parte, sebbene assunga contemporaneamente a potenziale modello generale di ogni semiologia.

Tratto da SEMIOTICA E COMUNICAZIONE di Niccolò Gramigni
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