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utilizzazione medico-legale della droga


LA DROGA: c’è un’utilizzazione medico-legale della droga, l’oppio viene cioè fatto funzionare come istanza di discriminazione tra la follia e la sua simulazione. Questo era solo il punto di partenza in quanto si arriva poi ad un ampia e diffusa pratica della droga all’interno degli ospedali psichiatrici, e le droghe a cui si faceva più ricorso erano oppio, l’etere, il cloriformio.  A Moreau dopo aver assunto una notevole quantità di haschisch provò diverse fasi: partendo da un sentimento di felicità che una volta svanito si ritrovò nell’ordine della malattia mentale, ovvero dissociazione delle idee, errori sul tempo e lo spazio ecc.. L’utilizzazione della droga e l’assimilazione tra gli effetti di questa e i sintomi della malattia mentale, forniscono al medico la possibilità di una riproduzione della follia, che è al contempo una riproduzione artificiale
Dal momento che questi fenomeni sono omogenei a quelli della follia si è arrivati all’idea che i diversi sintomi della follia appartengono alla stessa serie, ovvero che esista una sola follia che evolve lungo l’intero corso dell’esistenza individuale. Questa follia potrà arrestarsi, bloccarsi, fissarsi ad uno stadio proprio come avviene nel caso nell’intossicazione da haschisch , grazie alla quale si potrà scoprire il fondo unico a partire dal quale tutti i sintomi della follia potranno dispiegarsi. L’esperienza dell’haschisch  da al medico la possibilità di comunicare direttamente con la follia, per una via diversa da quella dell’osservazione del tutto esterna dei sintomi;dunque si potrà comunicare con la follia attraverso l’esperienza, vissuta soggettivamente dal medico, degli effetti dell’intossicazione da haschisch.
Nasce così una nuova presa della psichiatria sulla follia sotto la forma della comprensione: l’assunzione della droga consentirà allo psichiatra di stabilire se e quando un determinato fenomeno farà parte della follia poiché lui stesso, come individuo normale, sarà in grado di comprendere il fenomeno prodotto.
Inoltre il sogno viene considerato come il meccanismo che potrà servire come principio di intelligibilità rispetto alla follia. Ma cosa è la follia? :si tratta di uno stato particolare del sistema nervoso, dove le barriere del sonno o della veglia o entrambe, risultano squarciate o aperte in più punti. È l’irruzione dei meccanismi del sogno nella veglia a provocare la follia; il sogno viene così fissato come il punto di partenza dal quale la comprensione dello psichiatra potrà imporre la sua legge ai fenomeni della follia.
Di completamente nuovo c’è il fatto di fissare un principio di analisi, il contributo recato da Moreau sta nell’aver individuato e stabilito la posizione del sogno tra la veglia e la follia, ovvero aver collocato il sogno, rispetto alla follia, in una posizione tale per cui è il sogno a includere la follia e a comprenderla. A partire dal proprio sogno e da ciò che si può capirne si comprenderà ciò che accade in chi è folle e in che modo la cosa avviene.

La droga è il sogno iniettato nella veglia e questa è intossicata dal sogno, da qui deriva l’idea che facendo assume l’haschisch a un malato folle si ottiene l’intensificazione della sua follia. Ciò significa che somministrare questa a un individuo normale equivale a renderlo folle, mentre farla prendere a un malato ha la conseguenza di  rendere più evidente la sua follia, precipitandone il suo decorso. L’haschisch come una sorta di interrogatorio automatico.

Tratto da IL POTERE PSICHIATRICO di Carla Callioni
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