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Le scelte di localizzazione degli impianti di produzione e erogazione


Le scelte localizzative cui le aziende di servizi pubblici generalmente devono far fronte possono distinguersi in:
- scelte localizzative relative ai centri di produzione e/o erogazione
- scelte localizzative relative alla rete di distribuzione
Il problema della localizzazione delle strutture di produzione/distribuzione dei servizi pubblici implica decisioni anche in merito a:
- il Numero delle strutture
- localizzazione delle strutture
- definizione del Mercato geografico de servire
Tipologia di servizi che ciascuna struttura deve realizzare,
Per le aziende la cui produzione si realizza in modo disgiunto dall’erogazione, la localizzazione degli impianti è irrilevante ai fini dell’accesso al servizio da parte dei fruitori, mentre un elemento condizionante è costituito dalla localizzazione dei punti di accesso al sistema di erogazione.
Per le aziende che invece hanno impianti di produzione coincidenti con quelli di erogazione, la localizzazione degli impianti di produzione assume un ruolo critico, in quanto occorre contemperare da un lato, la necessità di garantire ai fruitori il massimo accesso ai servizi e, dall’altro, la difficoltà di duplicazione dei sistemi di erogazione.
L’analisi della localizzazione dei punti di erogazione/produzione consente di individuare due distinte configurazioni:
punti di erogazione individuali (propria dei servizi che richiedono la consegna e l’utilizzazione degli stessi direttamente presso il fruitore; in quetso caso: n° punti di erogazione corrisponde al n° complessivo dei fruitori)
punti di erogazioni collettivi (richiede all’azienda di individuare una o più località in cui erogare il servizio)
L’efficace localizzazione dei punti di accesso è determinante per la capacità di competere sul mercato di qualsiasi azienda di servizi pubblici con punti di erogazione collettivi (per i punti di erogazione individuali infatti il problema della localizzazione non si pone).
Per l’azienda di servizi acquista, di conseguenza, una fondamentale importanza il concetto di accessibilità del servizio in senso spaziale. Un modello tra i più noti nell’allocazione dei punti di accesso applicabile ai servizi con punti di erogazione collettiva è quello elaborato da Huff. (che consente di prevedere i vantaggi che un cliente dovrebbe avere dall’accesso a un punto vendita di una certa dimensione e con una certa localizzazione, sulla base del calcolo di probabilità che un fruitore si muova da una determinata area geografica verso un punto di vendita). Naturalmente la semplice applicazione di un modello di allocazione spaziale non può risolvere efficacemente il problema, se non sono considerati altri importanti fattori quali: i collegamenti in entrata e in uscita con le autostrade e i sistemi di trasporto pubblico (accesso), la presenza di segnaletica e struttura della strada (visibilità), il volume di traffico delle strade di accesso, la disponibilità di aree di parcheggio, la possibilità di ampliare la struttura (espansione), i servizi complementari disponibili nell’area, la presenza di competitori locali (concorrenza), i vincoli o facilitazioni governative come vincoli urbanistici, tasse, contributi.

Le scelte localizzative delle reti distributive, invece, nelle imprese di pubblici servizi comportano soluzioni differenti a seconda della tipologia di servizio analizzato.
La distribuzione ha infatti come obiettivo quello di rendere disponibile il servizio al fruitore per il consumo; così nelle imprese di pubblici servizi si fa quasi esclusiavmente ricorso alla vendita diretta, per l’assenza di intermediari.
Per tali aziende le scelte localizzative delle strutture di distribuzione comportano decisioni in merito ai luoghi più idonei (in termini di qualità di servizio erogato e riduzione dei costi complessivi di distribuzione) dove ubicare le strutture medesime. In alcuni casi (servizi che richiedono una connessione diretta col fruitore) il problema è irrilevante.
Le scelte relative alla localizzazione dei punti di distribuzione collettiva, con il crescente ruolo delle tecnologie informatiche, consentono di modificare taluni modelli consolidati per quanto attiene ai luoghi in cui si possono realizzare talune fasi o attività di erogazione.(es: telemedicina, consente diagnosi a distanza). Un ulteriore es può essere quello dei CUP (Centri Unificati di Prenotazione) esistenti presso le aziende sanitarie, che consentono di concentrare presso un’unica struttura la prenotazione delle prestazioni sanitarie erogate (che fino a poco tempo fa era decentrato presso i singoli servizi o ambulatori). La particolarità di tali sistemi risiede anche nella possibilità di poter accedere ad essi attraverso il telefono di casa o terminali situati presso le strutture decentrate delle aziende sanitarie o farmacie. (in alcuni casi i CUP consentono anche di pagare i ticket collegati al consumo delle prestazioni sanitarie.

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