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Peptidasi


Scindo legami peptidici.
Possono essere amminopeptidasi (partono dall’estremo 1N1) o carbossipeptidasi (partono dall’estremo αCn).



Il passaggio da proenzima ad enzima avviene spontaneamente attraverso meccanismo di pompe ioniche a CO32-/Cl-, che con lo scambio di H+ producono HCl (nello stomaco dei mammiferi).
A pH < 3 cambiano conformazione in modo da togliere l’elemento di protezione, e l’enzima si attiva.
La proteina è scindibile in base ai residui amminoacidici posti di fronte all’acido aspartico.
La pepsina è meno efficiente, in quanto ha un sito attivo abbastanza plastico che si adatta a varie situazioni: riconosce l’amminoacido donatore di NH2 per primo se è aromatico (in pochi minuti), poi se è ramificato (20-25 minuti), infine se è dicarbossilico (mezz’ora - tre quarti d’ora).
La remmina è più selettiva, in quanto ha un sito catalitico rigido che riconosce solo come donatore di NH2 la metionina.
Le proteine assunte attraverso gli alimenti vengono disgregate dalla pepsina.
La remmina si occupa della metionina inserita in sequenze Met-Ala-(Ser/Thr)2/3-Gly~~~Asp. Ser/Thr e Asp sono sede di glicosilazione, inserzione di catene oligosaccaridiche ramificate, che si trovano nei caseinogeni (latte). La remmina opera taglio e rimozione dei frammenti glicopeptidici, e i caseinogeni in soluzione precipitano come caseine, che possono essere aggredite dalla pepsina.

Tratto da APPUNTI DI BIOCHIMICA di Marco Lazzara
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