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Metodi di valutazione degli investimenti: criteri finanziari


Metodi basati su flussi di cassa scontati (discounted cash flows o DCF) [più idonei sotto il profilo della razionalità economica]
3 criteri di base:
-> Metodo del valore attuale netto (o net present value o eccesso di valore attualizzato, VAN)
-> Metodo del tasso interno di rendimento (o internal rate of return o tasso di rendimento effettivo, TIR)
-> Metodo del tasso di rendimento attualizzato (o cost benefit ratio o profitability index, TRA)

Criterio del VAN
Valutare un progetto di investimento con il metodo del VAN significa calcolare il beneficio atteso dall’iniziativa come fosse disponibile nel momento in cui la decisione di investimento viene assunta.

Criterio di accettazione:
Sono accettabili i progetti con VAN positivo
Nel caso di progetti che si escludono a vicenda (alternativi), sarà da preferire quello con il VAN maggiore.
(ciò è valido nei casi in cui non vi sia un vincolo di capitale, non ci si trovi cioè nelle condizioni di disporre di mezzi finanziari insufficienti a soddisfare il fabbisogno di capitale emergente dalle iniziative considerate)

Criterio del TIR.
Valutare un investimento con il metodo del TIR significa ricercare quel tasso che rende i flussi di cassa attualizzati generati dal progetto pari all’esborso iniziale (che rende il VAN = 0). In simboli:
 
Per risolvere rispetto a r* è necessario ricorrere a un processo iterativo.
Criterio di accettazione. Consiste nel comparare il tasso trovato con il costo del capitale investito (K). Prescindendo da situazioni caratterizzate da scarsità di capitale:
saranno accettabili quei progetti per i quali: TIR > K
Nel caso di investimenti alternativi sarà da preferire quello con TIR più alto, ovviamente purché superi K.
Caratteristiche del TIR.
Non richiede la preventiva determinazione del tasso di attualizzazione. Il TIR è un valore oggettivo, una volta che sia stato ricostruito il profilo di cassa del progetto.
Limiti (“Inconvenienti tecnici” rispetto al VAN):
Possibilità che l’equazione presenti più soluzioni: si manifesta quando il profilo finanziario dell’investimento presenta più di un cambiamento di segno (es. investimenti in impianti che richiedono nel corso della loro vita utile, uno o più massicci interventi di manutenzione e ammodernamento)
Non additività del metodo.

Criterio del TRA.
Ricorrendo a questo criterio di valutazione, il beneficio atteso da un progetto viene espresso in termini relativi, come rapporto tra il valore attuale lordo (VAL) ed esborso iniziale. Esso indica qual è il ritorno atteso per ogni euro di capitale investito, utilizzando, a numeratore e a denominatore del rapporto, valori attualizzati:

Criterio di accettazione:
Accettazione progetti che presentano valore dell’indice maggiore di 1 [TRA > 1 ≅ VAN > 0]
Nel caso si debbano valutare progetti alternativi, ma omogenei sotto il profilo dell’investimento iniziale, sarà da preferire quello con il TRA (> 1) più alto (ciò coincide con la scelta del VAN positivo più alto)
Caratteristiche:
Il pregio maggiore del TRA consiste nell’essere il metodo che rende possibile selezionare i progetti di investimento in situazioni caratterizzate da capitale scarso, purché il limite finanziario sia limitato a un solo anno. Il suo uso consente infatti di orientare la scelta sull’insieme di progetti, nell’ambito di una più ampia gamma di opportunità, a cui corrisponde il VAN più elevato. Il TRA si presenta dunque come una variante del metodo del VAN alla quale fare riferimento nella specifica situazione caratterizzata dall’insufficienza dei mezzi finanziari disponibili.

Metodi finanziari a confronto
Investimenti indipendenti ( in cui i flussi monetari associati a ogni iniziativa non sono in alcun modo legati a quelli di altri progetti). Quando la valutazione riguarda progetti autonomi, si può in linea di massima affermare che i tre metodi conducono alle medesime conclusioni. L’equivalenza tra VAN e TIR potrebbe invece non verificarsi nel caso di soluzioni multiple (dell’equazione del TIR), il che avviene quando il VAN di un progetto non è funzione monotona decrescente del tasso di sconto (che si verifica come conseguenza di più cambiamenti di segno nel profilo di cassa dell’iniziativa considerata) [fig.2 – 2 TIR]
Se il VAN è funzione monotona decrescente del tasso di sconto, i 2 metodi VAN e TIR conducono agli stessi risultati [fig.1]

Tratto da FINANZA D'IMPRESA di Alessia Chiovaro
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