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Azioni privilegiate, di risparmio e speciali


“Le azioni privilegiate sono strumenti di finanziamento nominativi che assicurano al possessore la prelazione – rispetto agli azionisti ordinari – nel riparto degli utili e nel rimborso del capitale nel caso di scioglimento della società”.
Benché la prelazione possa assumere diverse configurazioni, di norma essa è stabilita in una % fissa sul valore nominale delle azioni (es.4%). Solo dopo aver assegnato la quota spettante alle azioni privilegiate, la società può procedere a distribuire il dividendo anche alle azioni ordinarie.
Il privilegio nella ripartizione degli utili ha in genere il carattere della cumulatività. In questi casi, la mancata distribuzione di dividendi in un anno fa sorgere il diritto di sommare la parte non riscossa ai dividendi dell’esercizio successivo, anche se per un n° limitato di anni.
Da un punto di vista giuridico le azioni privilegiate sono titoli azionari. Infatti non si realizza una situazione di insolvenza in caso di mancato pagamento dei dividendi.
A fronte di questo vantaggio nella remunerazione, le azioni privilegiate subiscono una limitazione nel diritto di voto, il quale può essere esercitato soltanto nelle assemblee straordinarie degli azionisti.
NB: Le azioni privilegiate sono simili alla preferred stock e alle preference share inglesi, ma non vanno con esse confuse.
Da un punto di vista economico-finanziario, la remunerazione fissa spinge ad assimilare le azioni privilegiate al debito tradizionale. A differenza di questo, però, i dividendi corrisposti ai possessori di azioni privilegiate non sono deducibili contrattualmente come gli oneri finanziari.
Valore dell’azione privilegiata = Dividendo annuale / Rendimento atteso (kPS)

Le azioni di risparmio presentano diritti e limitazioni simili a quelli delle privilegiate. Sono titoli che possono essere emessi esclusivamente da società quotate in borsa, anche in questo caso con il tetto, comprensivo delle altre azioni a voto limitato, del 50% del capitale sociale. Le azioni di risparmio non hanno diritto di voto in nessuna delle assemblee degli azionisti.
Anche la disciplina delle azioni di risparmio è stata completamente innovata dal Testo Unico della finanza. Gli articoli hanno rimesso all’autonomia statutaria il compito di stabilire il contenuto del privilegio, le condizioni, i limiti, le modalità e i termini per l’esercizio del medesimo.

Altre tipologie di azioni possono essere create con l’atto costitutivo o con una successione modificazione.
Le azioni a favore dei prestatori di lavoro costituiscono un riconoscimento ai dipendenti (generalmente dirigenti) volto a promuovere il loro cointeressa mento alla gestione e ai risultati della società.
Le azioni di godimento sono distribuite ai vecchi soci ai quali è stato effettuato il rimborso delle azioni in loro possesso a causa di una riduzione del capitale sociale.
Dal momento che il valore reale delle azioni può essere notevolmente superiore al valore nominale, agli azionisti rimborsati vengono consegnate azioni di godimento allo scopo di mantenere ancora in vita un rapporto con la società emittente. Non conferiscono diritto di voto nelle assemblee.

Tratto da FINANZA D'AZIENDA di Alessia Chiovaro
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