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Somministrazione del calore: mezzi liquidi

SOMMINISTRAZIONE DEL CALORE: MEZZI LIQUIDI


1\ Bagni Termali 
Il mezzo forse più anticamente utilizzato per somministrare calore al corpo è 
l’acqua. Come abbiamo già ricordato, fin dall’antichità i bagni in acqua a diverse temperature hanno avuto largo impiego, nel secolo scorso l’idroterapia si è arricchita di tecniche particolari frutto appunto di secoli d’esperienza. 

2\ Paraffinoterapia
Si tratta di una metodica impiegata da diversi anni esattamente dal 1915 in Inghilterra dove la fango terapia non ha un grosso seguito; è ben tollerata dai pazienti e non ha un costo eccessivo, 

La paraffina è una sostanza bianca derivata della distillazione del petrolio La paraffina, utilizzata in termoterapia ha il punto di fusione a circa 53°. 
Tutte le metodiche sfruttano la cessione del calore della paraffina disciolta quando questa è applicata sulla cute; essendo un cattivo conduttore di calore è la stessa paraffina solidificata che protegge questa dall'azione termica degli altri strati che si sovrappongono. Il primo strato deve quindi essere applicato a temperatura moderata. 

Effetti fisiologici della paraffinoterapia
Gli effetti indotti sono quelli d’ogni altra forma di terapia esogena 
- vasodilatazione cutanea 
- una profusa sudorazione diaforesi
- una netta azione antiedemizzante (anche per l'azione costrittiva dei diversi strati sovrapposti)

Metodiche
a) bagno di paraffina 
b) immersioni ripetute
c) spruzzo di paraffina
d) pennellature
e) schiuma di paraffina
a) bagno di paraffina
Il materiale contenuto in un recipiente viene riscaldato da resistenze elettriche a 53°; quando la paraffina si è liquefatta s’immerge l'arto da trattare tenendovelo per 15 minuti. La parte immersa reagisce con una violenta sudorazione e con una vasodilatazione cutanea. Dopo l'applicazione si avvolge l'arto in una coperta dove si raffredda gradualmente; questo metodo ottiene il più alto effetto termogeno.
b) schiuma di paraffina
Si prepara una miscela di vaselina filante (una parte) e paraffina (nove parti) che viene portata al punto di fusione e poi posta nel frullatore per ottenere una schiuma da spalmare sulla parte da trattare. La paraffina non è, per sua natura, un buon conduttore di calore, lo è invece l’aria presente all’interno della schiuma sotto forma di bolle; l’aria, avendo la possibilità di ritardare il raffreddamento, determina un prolungamento dell’effetto termico che viene trasmesso al corpo dagli strati esterni che vanno progressivamente formandosi.  
Notevoli sono gli effetti sulla risoluzione degli edemi e dei disturbi circolatori conseguenti ai traumi.

Tratto da CALORE E TERMOTERAPIA di Stefania Corrai
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