IL DOCUMENTO COME ATTO SOCIALE
Il documento inteso come atto sociale ha le caratteristiche che hanno secondo Reinach gli atti sociali:
- intenzionale: il documento deve avere un contenuto, deve riferirsi ad un fatto
- spontaneo: la produzione non può essere costretta
- necessita di essere percepito
Idea di Carnelutti: il documento è un’ entità fisica che ha funzione di rappresentazione attraverso il linguaggio. Non necessariamente deve essere verbale (per es. documento fatto attraverso immagini). Sul termine della rappresentazione è nato un lungo dibattito, è stato definito come atto psicologico quindi estremamente soggettivo. Carnelutti quando parla di rappresentazione ha un’idea alla Wittgenstein: è frutto della volontà dell’uomo e solo un essere umano può imprimere in una cosa una funzione rappresentativa.
Sono due i modi per farlo:
• narrare: l’azione rappresentativa si esaurisce nell’atto del racconto
• scrivere: l’azione rappresentativa si esaurisce nella creazione del documento
Benché sia un giurista non si vincola ad un modo specifico del linguaggio: ci possono essere documenti che non sono scritti.
Nella composizione del documento si distinguono:
• materia: per es. la carta su cui si scrive
• mezzo: per es. la scrittura, rimanda a uno specifico supporto e una specifica materia. Fino alla fine del millennio scorso è stata associata alla carta.
• contenuto: qualunque fatto, sia esso giuridico oppure no, può essere documentalmente rappresentato e la caratteristica essenziale è quella di rappresentare uno stato di cose che non è necessariamente unicamente percepibile attraverso i sensi; il documento permette di rappresentare anche status deontici/stati di cose che non sono percepibili (per es. la religione di un uomo, il fatto se è professore o meno).
Perché un documento (per es. assegno) sia giuridico è necessaria l’indicazione di:
1. luogo
2. data
3. autore