LA COSTITUTIVITÀ DI UN DOCUMENTO
Mettendo a confronto queste distinte definizione di documento si notano 3 livelli che si possono ricondurre alla costitutività:
• condizioni di esistenza: il documento è un’entità che rimanda a qualcos’altro, deve rappresentare uno stato di cose. Possono essere molteplici (dalla scrittura alla registrazione) e dipendono dal livello tecnologico, il modo in cui si dà la rappresentazione della realtà contenuta nel documento è irrilevante.
• condizioni di validità: ci possono essere documenti che non sono ancora documenti giuridici perché è necessario che soddisfino determinate condizioni: la più importante è l’immodificabilità (per es. documento come prova). Non basta la certezza tecnologica, ma è necessario che il procedimento tecnologico sia riconosciuto dall’ordinamento (per es. impronte digitali: finché non sono state riconosciute dall’ordinamento non erano una prova giuridica).
• effettiva produzione di effetti giuridici (efficacia): il documento può rispettare tutte le condizioni di validità (luogo, data e autore), ma finché non è sottoscritto non produce effetti giuridici. Affinché un documento produca effetti giuridici è necessario che sia stato creato e che rappresenti veramente la situazione psicologica e/o oggettiva.
Usi del verbo “dovere”:
• Il dovere deontico esprime un obbligo.
• Il dovere epistemico esprime una probabilità, per es. “Domenica dovrebbe piovere”: abbiamo a che fare con la conoscenza del mondo e non con un obbligo.
• Il dovere ipotetico esprime un obbligo che pone una relazione tra un fine e il mezzo per raggiungerlo, per es. “Se si ha la tosse si deve prendere lo sciroppo”.