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Tecnologie proprietarie/esclusive vs. tecnologie aperte/non esclusive

TECNOLOGIE PROPRIETARIE/ESCLUSIVE vs. TECNOLOGIE APERTE/NON ESCLUSIVE


Le aziende possono fare scelte di appropriazione discrezionali 
La distinzione riguarda il grado di apertura; “proprietarie” e “aperte” sono i 2 estremi ma ci sono anche forme intermedie (es. proprietarie in certi paesi e aperte in altri dove non ho l’accesso ai canali distributivi)

Tecnologia proprietaria → ha senso solo se si ha un controllo ampio della tecnologia + delle risorse complementari (es. accesso alla distribuzione, accesso ai finanziamenti..) perché la difesa dell’innovazione dipende sia dalla tecnologia centrale che da ciò che ci sta intorno
Permette di controllare l’innovazione attraverso le competenze architetturali
Le aziende giapponesi negli anni 80-90 hanno usato in maniera aggressiva questa strategia

Tecnologia aperta → si sceglie di diffondere la tecnologia perché si vuole far business sulla diffusione dei prodotti/servizi che la tecnologia può veicolare a terzi; le fonti di reddito sono le royalties
↑ capacità di produzione/marketing/distribuzione + ↑ accesso alle risorse finanziarie + ↑ continuità del processo di innovazione
La GDO mette a disposizione gli scaffali, lo spazio è limitato quindi sceglie di esporre i prodotti che garantiscono più margine/rotazione

Vantaggi di poter decidere quando rilasciare un prodotto sul mercato (tecnologia proprietaria):
  • Controllare la concorrenza (es. loro lanciano un prodotto sul mercato e io “contrattacco”)
  • Possibilità di gestire l’effetto di cannibalizzazione (decido io “se” e “quando”)
  • Poter lanciare il prodotto quando ho ammortizzato l’investimento effettuato in precedenza

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