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Accenni di teorie psicoanalitiche sulla personalità del consumatore



Teorie psicoanalitiche sulla personalità: secondo Freud la mente umana è divisa in 3 parti:
- l’Id:
- l’ego;
- superego.
Nell’Id si ritrovano le motivazioni istintive di base, molte delle quali di carattere antisociale. Il superego è la coscienza, che accetta determinati standard morali e dirige gli stimoli istintivi in canali considerati accettabili. L’Id e il superego sono spesso in conflitto. L’ego è il conscio, è il controllo razionale di se stessi che bilancia gli istinti disinibiti dell’id con quelli socialmente orientati e vincolati del superego.
Secondo Freud il bisogno dell’uomo è principalmente istintivo, e questo quindi viene represso, gli operatori del marketing devono essere in grado di fare appello al subconscio dei compratori.

- atteggiamenti e convinzioni personali: questi due concetti riflettono i giudizi di valore e il modo positivo o negativo di percepire un prodotto, un servizio o una marca.
Sia gli atteggiamenti che le convinzioni influenzano direttamente, e in modo notevole le percezioni dei consumatori e il loro comportamento d’acquisto.

- l’autoimmagine: è il modo in cui una persona si vede, e nello stesso tempo è l’immagine che essa ritiene che gli altri abbiano di lei.
Gli psicologi distinguono tra:
- l’autoimmagine reale: il modo in cui una persona si vede realmente;
- l’autoimmagine ideale: il modo in cui una persona vorrebbe essere o vorrebbe essere considerata.
L’autoimmagine è influenzata dai fattori economici, demografici e dall’influenza dei gruppi sociali.

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE di Angelo Ancona
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