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Aumenti di capitale secondari (SEO – seasoned equity offering)


Motivazioni: rimborso di debiti preesistenti, finanziamenti di nuovi investimenti, realizzazione di operazioni di acquisizione.
Tecniche di realizzazione:
Cash offer (placing): aumenti di capitale con esclusione del diritto di opzione solitamente riservati a nuovi investitori.
Rights issue. Operazioni di aumenti di capitale con diritto di opzione (sono le più frequenti in Europa) ai vecchi azionisti in proporzione al n° di azioni possedute. Tali diritti rappresentano l’opzione di sottoscrivere nuove azioni a prezzo stabilito (solitamente “a sconto” rispetto al prezzo di mercato). Se gli azionisti esistenti non intendono sottoscrivere nuove azioni possono vendere i diritti sul mercato
Open offer. Sono sempre rivolte agli azionisti esistenti della società e in via subordinata a nuovi azionisti ma rappresentano una tipologia marginale, in quanto non consentono la negoziazione dei diritti di opzione sul mercato e non sono previste dal nostro ordinamento
Prezzo e sconto di emissione.  Il prezzo di emissione dei titoli nelle operazioni di aumento di capitale dipende innanzitutto dalla tipologia di operazione realizzata. Nel caso delle right issue da parte di società quotate, il prezzo viene fissato con uno “sconto di emissione” significativo rispetto al prezzo di mercato. Maggiore è lo sconto e più semplice è il coinvolgimento delle banche nel consorzio di garanzia, in quanto si riduce il rischio di titoli non sottoscritti. I diritti di opzione risolvono il problema della diluizione a danno degli azionisti esistenti derivante dallo sconto di emissione.

Valore dei diritti di opzione. Gli azionisti ricevono i diritti o warrant per la sottoscrizione di un certo n° di azioni a un prezzo predeterminato. I diritti sono solitamente negoziati sul mercato per due settimane al termine delle quali quelli invenduti vengono messi all’asta.
Il diritto di opzione è di fatto un’opzione call il cui sottostante è rappresentato dall’azione, il prezzo di esercizio è il prezzo di emissione delle nuove azioni e la durata è il periodo di aumento del capitale.
Il valore del diritto è quello di un’opzione il cui time value è molto limitato a causa della breve scadenza del diritto.
Nel caso in cui il prezzo delle azioni vada al di sotto del prezzo di emissione, il valore del diritto è quasi nullo.
Formula generale per il calcolo del valore dei diritti:
(Pm – Pe) × [N/(N + N’)]
Pm = prezzo di mercato delle azioni pre-emissione
Pe = prezzo di emissione delle nuovi azioni
N’ = numero di nuove azioni emesse
N = numero di azioni esistenti.

Costi. Come per le IPO, sono costituiti da componenti fisse relative ai consulenti legali, alle spese di marketing e distribuzione del materiale informativo e da componenti variabili rappresentate dal gross spread in % all’ammontare dell’aumento di capitale. Tale spread remunera sostanzialmente il global coordinator/lead manager per l’organizzazione dell’operazione e il consorzio di collocamento per l’underwriting, ovvero per la garanzia di sottoscrizione. Le variabili che incidono sulla determinazione del gross spread, i costi tendono ad aumentare con l’ampiezza del flottante della società e della volatilità delle azioni, mentre diminuiscono per le società di maggiori dimensioni.

Tratto da FINANZA D'AZIENDA di Alessia Chiovaro
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