Skip to content

Capital Market Line


Il portafoglio M ricopre un ruolo rilevante, perché è l’unico che gli investitori vorranno scegliere, a prescindere dalle proprie preferenze e dal grado di avversione al rischio.
Principio (o teorema) di separazione secondo cui le decisioni di ogni investitore vengono prese in “due tempi”:
In una prima fase, egli raccoglie le informazioni sulle attività finanziarie, stima i parametri di rendimento e rischio di ciascuna di esse, simula l’insieme dei portafogli, costruisce la frontiera efficiente delle attività rischiose, individua il portafoglio M.
Successivamente, determina come ripartire la propria ricchezza tra il portafoglio M e l’attività priva di rischio. Tale decisione viene presa in base alla propria attitudine verso il rischio e alle preferenze personali.
Assumiamo che tutti gli operatori abbiano aspettative omogenee, ovvero che abbiano le stesse opinioni e che formulino dunque le stesse stime su rendimento atteso e rischio delle attività finanziarie. In questo caso non soltanto il tasso risk-free sarebbe identico per tutti gli operatori, anche la frontiera efficiente delle attività rischiose sarebbe la stessa per tutti gli investitori perché i dati e le relative elaborazioni sarebbero le medesime. Ne consegue che che linea del mercato dei capitali sarebbe la stessa per ogni operatore.
Tuttavia l’ipotesi di aspettative omogenee non comprende quella di avversione al rischio: infatti gli investitori sono caratterizzati da gradi di avversione al rischio diversi. Ciò si traduce nella scelta di vari punti situati nella linea del mercato dei capitali, cioè di combinazioni diverse del portafoglio di attività rischios e dell’attività priva di rischio.
Accettando l’ipotesi di aspettative omogenee, è possibile individuare agevolmente qual è il portafoglio M: è del tutto ragionevole affermare che tale portafoglio comprende tutte le attività esistenti ponderate per il loro valore di mercato. Possiamo pertanto definirlo portafoglio di mercato.
Nella pratica si è soliti ricorrere a una proxy di tale portafoglio data dall’indice di mercato azionario rappresentativo del più ampio numero di titoli azionari (in Italia ad es. proxy molto diffuse sono l’indice Mibtel e Comit).

Rendimento atteso di un titolo e CAPM. Sapendo che:
Rendimento di un portafoglio ben assortito di titoli azionari -> rM = rF + premio per il rischio di mercato
Il Beta di un titolo è la misura appropriata del rischio di un portafoglio ben diversificato (poiché gli investitori detengono porzioni di portafogli di mercato, il rendimento atteso da un’attività finanziaria dovrebbe essere positivamente correlato con il suo Beta)
Il modello Capital Asset Pricing Model (CAPM) fornisce un’indicazione piuttosto precisa sul tipo di legame esistente tra rendimento atteso e Beta di un titolo: esso afferma infatti che il rendimento è funzione lineare del Beta dell’attività finanziaria.
r = rF + β × (rM - rF)
Rendimento atteso di un titolo = Tasso risk free + β×(Rendimento atteso del portafoglio di mkt – Tasso risk free)

Security Market Line. Questa è la rappresentazione di una retta la cui rappresentazione grafica è data dalla c.d. Linea di mercato degli investimenti (Security Market Line, SML).


Tratto da FINANZA D'AZIENDA di Alessia Chiovaro
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.