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Classificazione a faccette di Ranganathan

Quando è utile usare uno schema a faccette?
- quando devo indicizzare contenuti specializzati;
- quando voglio fornire accessi multipli agli oggetti di un collezione;
- quando la complessità degli oggetti non consente dI classificarli secondo un unico parametro;
- quando la collezione di oggetti cresce e si modifica di continuo;
- quando abbiam bisogno di una classificazione scalabile;

Le faccette favoriscono un approccio all’informazione di tipo esplorativo, capace di garantire approfondimenti e cambi di rotta. Non è opportuno usarle quando:
- gli oggetti di una collezione son molto eterogenei tra loro e le faccette dovrebbero essere molto generiche;
- se il catalogo è limitato meglio offrire un criterio di accesso unico a tutti i prodotti;
- quando per un ambito vi siano standard di classificazione di tipo gerarchico-enumerativo;
- quando le faccette collidono con modelli mentali degli utenti;
- quando l’utente sa già cosa cerca;

Quando uno schema enumerativo?
- evitare di mescolare troppi criteri creando troppe classi;
- mantenere le divisioni uniformi (frutta: mele pere – non frutta: mele, pere, frutti gialli);
- utilizzare criteri convenienti nell’ordine delle classi;

Quando uno schema ibrido?
- quando voglio rispettare standard gerarchico-enumerativi;
- quando il target ha abitudini verso un schema preesistente;
- quando voglio bilanciare larghezza e profondità.  Meglio non sovraffollare le opzioni del menù.

Come costruire un sistema a faccette per ambienti digitali?
1) raccolgo un campione rappresentativo del dominio da classificare.
2) isolo concetti e proprietà costitutive di ciascun oggetto, individuando i termini per descriverli.
3) definisco faccette e fuochi sulla base della lista. Cerco di ricondurre i concetti alle categorie fondamentali di Ranganathan.
Tenere presente chi e come userà quel sito, e i principi di:
- differenziazione
- rilevanza
- certezza
- permanenza (faccetta che rappresenta qualità permanenti dell'oggetto)
- omogeneità
- mutua esclusione (le faccette devono rappresentare ciascuna un solo criterio di divisione).
4) stabilire una notazione in grado di garantire un ordine di citazione conveniente.
5) indicizzazione.

Tratto da ORGANIZZARE LA CONOSCENZA di Dario Gemini
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