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Classificazione degli investimenti, in base: (criteri)


All’entità dell’esborso richiesto (in relazione alla loro importanza economica misurata dal sacrificio finanziario richiesto per dare loro attuazione).
Alla natura dei benefici attesi (porta a identificare le seguenti motivazioni operative all’investimento):
Rinnovo del macchinario, mediante sostituzione con unità aventi caratteristiche simili
Razionalizzazione tecnica, attraverso cambiamenti significativi dei processi finalizzati a una maggior efficienza
Miglioramento della qualità e del livello di servizio; Espansione della capacità produttiva
Lancio di nuovi prodotti o rivitalizzazione di  prodotti esistenti; Ingresso in nuovi mercati
Potenziamento dei servizi generali (amministrativi, informativi, etc)
Protezione dell’ambiente e miglioramento dei servizi sociali
Altre ragioni…
Alla rischiosità (fa riferimento all’aleatorietà dei risultati attesi e conduce a una ripartizione delle iniziative in classi di progetti ad alto – medio - basso rischio.
Alla rilevanza strategica. I progetti di investimento vengono ripartiti in strategici e non strategici. La distinzione non è sempre immediata. Carattere discriminante: impatto che una determinata decisione ha sul profilo competitivo dell’azienda; cioè sulla capacità di creare e tutelare le condizioni per un equilibrio economico duraturo (strategici sono gli investimenti con questo requisito).
Tale classificazione è importante perché condiziona le procedure di valutazione della convenienza economica a intraprendere una data iniziativa. Fermo restando il principio di fondo secondo cui un impiego di capitale si giudica in relazione all’attitudine a creare valore, le modalità di valutazione possono in  parte differire a seconda che la valutazione riguardi o meno una iniziativa strategica:
Nel caso di iniziativa strategica si dovranno inserire i movimenti finanziari del progetto nell’ambito di un piano pluriennale che consideri la totalità dei flussi di capitale del business interessato. In tale situazione oggetto di valutazione non è tanto il singolo progetto, ma un’intera alternativa strategica definita a livello di business o di azienda.
Nel caso di un progetto non strategico, l’analisi e la conseguente valutazione sono più circoscritte essendo limitate a flussi finanziari a esso riconducibili, isolati dal complesso dei movimenti di capitale dell’azienda o del business cui appartiene.  (è di questa tipologia che faremo riferimento).

Tratto da FINANZA D'IMPRESA di Alessia Chiovaro
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