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Come fu identificato l’autismo


Kanner nel 1943 e Asperger nel 1944: primi tentativi teorici di spiegazione, entrambi usano il termine autismo, introdotto da Bleuler nel 1911 riferito alla schizofrenia: restringimento delle relazioni con persone e mondo esterno tale da escludere qualsiasi cosa eccetto il proprio sé, può manifestarsi come un allontanamento dal mondo e vita sociale verso se stesso.  Osservano bambini che non sanno allacciare delle normali relazioni affettive con la gente.

--> Kanner: esame di 11 bambini, caratteristiche fondamentali sono isolamento autistico, desiderio di ripetitività, isolotti di capacità (incapacità di rapportarsi nel modo usuale a gente dai primi momenti di vita, buona relazione con oggetti, relazioni diverse con gente (profondo isolamento), rumori, movimento e prestazioni ripetitive, desiderio ossessivo di conservare la ripetitività, eccellente memoria meccanica per poesie, nomi, ricordo di figure e sequenze. La sua conclusone è: innata incapacità di fornire il consueto contatto affettivo.

--> Asperger: difficoltà notevoli nell’integrazione sociale (fallimento), pensiero originale, sguardo periferico, povertà di espressioni facciali e gesti, movimenti stereotipati, uso del linguaggio normale, mancanza di attenzione alle richieste dell’ambiente, aree isoalte di interesse, creazione originale di parole.
Elementi comuni = disturbo di contatto, difficoltà di comunicazione e adattamento sociale, stereotipie di movimenti e anormali successi intellettivi.

Tratto da L’AUTISMO. SPIEGAZIONE DI UN ENIGMA di Antonella Bastone
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