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Congelamenti



I congelamenti sono fenomeni patologici prodotti dalle basse temperature.
L’effetto delle basse temperature sui tessuti è in relazione alla velocità di congelamento :
•    Quando la velocità di congelamento è alta si ha la formazione di cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule con conseguente necrosi tessutale
•    Quando invece la velocità di congelamento è bassa si può evitare la formazione dei cristalli: questo sistema di congelamento è utilizzato x conservare cellule e tessuti

La lesione da freddo si estende dalla superficie in profondità quindi in senso verticale assumendo una forma a “cuneo”, a differenza delle ustioni che interessano i piani in senso orizzontale.


CLASSIFICAZIONE:

•    Lesioni locali: “CONGELAMENTI”,
   distinti in  1°-2°-3°-4°
•    Lesioni estese: “ASSIDERAMENTI”

Lesioni di 1°: caratterizzate da cute pallida, ischemica, subito dopo eritema vasoattivo venoso, possibili segni di cianosi, lieve edema.
Il ripetersi di lesioni sulla medesima area corporea porta alla comparsa dei “geloni”.

Lesioni di 2°: caratterizzate dalla flittene a contenuto siero-emorragico, accompagnate da algia alla cessazione del raffreddamento e in caso di rottura della flittene per esposizione di terminazioni nervose sensitive dermiche.
Guarigione spontanea in 10/30 gg.

Lesioni di 3°: necrosi cutanea e sottocutanea

Lesioni di 4°: necrosi completa (muscoli, vasi, nervi, fino al tessuto osseo)


TERAPIA:


Lesioni di 1°: sintomatica
Lesioni di 2°: prevenzione delle infezioni delle zone lese
Lesioni di 3° e 4°(lesioni necrotiche): terapia chirurgica (spesso le lesioni vasculonervose costringono all’amputazione)

Tratto da URGENZE MEDICO CHIRURGICHE di Irene Mottareale
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