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Contratto collettivo. Stipulazione e rinnovo


Le procedure di stipulazione e rinnovo
Tre mesi prima della scadenza le parti si incontrano per avviare le trattative. Il contratto sebbene nuovo ed in sostituzione del precedente, lo copia ed aggiorna solo nei contenuti di conflitto/consenso.
Le organizzazioni presentano una piattaforma rivendicativa con elenco richieste, sottoposta all’approvazione delle assemblee sindacali.
Le trattative possono prolungarsi e se scade il periodo di pausa raffreddamento si sciopera. Si valuta il rapporto di forza. Se il conflitto è aspro intervengono i politici (Min.Lavoro o competente per settore  es. sanità, trasporti) anche locali (presidente di regione, sindacao..) su richiesta delle parti o propria iniziativa anche se le parti non sono tenute ad aderire alla proposta di soluzione.
L’ipotesi di accordo viene a volte sottoposta alle assemblee o referendum. Si firma.

Può sorgere conflitto di giurisdizione quando più sindacati si dichiarano rappresentativi. Non nel pubblico in quanto i sindacati sono misurati.
Non c’è soluzione: o trovano un accordo o un sindacato che mobilita più sindacati si fa valere e viene riconosciuto dagli imprenditori.
Talvolta (trasporti 1998) si opera come nel pubblico.

Esiste anche il contratto per adesione dove alcune organizzazioni minori firmano il contratto dopo, senza modifiche, per estenderlo ai propri iscritti.

Tratto da DIRITTO SINDACALE di Barbara Pavoni
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