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Cosa rese possibile la prima crociata?


La militarizzazione della società è una delle caratteristiche; unità politica, dominata dalle parentele aristocratiche, potere dalla terra, e status dalla leadership in guerra. Governi incapaci di imporsi (…) Sconti tra membri della famiglia carolingia; allentamento dei legai di fedeltà teoria della MUTAZIONE FEUDALE, situazione europea del X secolo. Incastellamento. Periodo immediatamente prima delle crociate, fu di grandi cambiamenti. I guerrieri cominciarono ad esser definiti come miles, milites (…). Tecnica del combattimento a cavallo, uso della lancia, che tra l’altro aveva significato simbolico, dominio della cavalleria pesante sui campi di battaglia. Attenzione alle interpretazioni anacronistiche della cavalleria, e delle sua affascinanti immagini di prodezza ed eroismo, in quanto la cavalleria in piena regola è uno sviluppo del XII e seguenti secoli. (nel 1095, era agli albori). Signori e principi, come milites, ma no aggettivi di grandiosità, erano parte di questo processo di militarizzazione, ma nessuna identificazione con i fratelli in armi di status inferiore. Certo grandi lord e umili milites, erano immersi in una cultura condivisa di tenacità guerriera, onore… e certamente questa fu una forza di coesione per i crociati davanti all’enorme pressione fisica e mentale che si trovarono davanti. Ma la Prima Crociata non fu un esercizio cavalleresco come lo intesero le generazioni successive. Inoltre il dominio dei guerrieri non deve negare i contributi di altro tipo di personale, in quanto essi non agivano in maniera isolata. Gli eserciti necessitavano di sostegno. Quando Urbano II fece il suo appello, si rivolse ai cavalieri, ma era impossibile escludere tutti gli altri. Avvio della crociata, reso possibile da una rivoluzione nella chiesa Occidentale; dagli anni ’40 del Mille, gruppo di riformatori, preso il controllo del papato. Istituzione che ritenevano il mezzo migliore per eliminare gli abusi all’interno della Chiesa, ma i loro metodi in realtà andavano contro lo schema usuale di auto-rinnovamento ecclesiastico. (Storicamente la gerarchia della Chiesa ha visto il suo ruolo come freno alle forze di cambiamento, tipicamente viste come provenienti dal basso; atteggiamento caricato ingiustamente come dogmatico tradizionalismo, ma ha profonde radici nella comprensione di sé stessa della Chiesa, i cattolici non ritengono il loro un corpo “raccolto”, istituzione creata dall’iniziativa umana, piuttosto la chiesa esiste come diretta e inevitabile conseguenza delle istituzioni di Dio per l’umanità, comunicate da Cristo agli apostoli e questi al clero. Quando le forze di cambiamento includono elementi interni  alla gerarchia della Chiesa, l’impatto è potenzialmente enorme. Programma di riforma: RIFORMA GREGORIANA, rivolta alla condotta della chiesa. I predicatori avrebbero sprecato fiato, non essendo stati molti europei desiderosi di rispondere a ciò che era stato presentato come un’impresa volontaria. La crociata venne proposta come atto devozionale di pellegrinaggio, e di qui la sua attrazione. ( Forte percezione della macchia del peccato, 1100, sviluppo di una sensibilità più grande verso l’idea che la disposizione interna era la parte più importante dell’espressione pia. Ma le azioni,spiritualmente parlando continuarono ad avere peso forte come i pensieri e la parole. Attenzione alla condotta, era comune in una società in cui tutti vivevano a stretto contatto. Azioni aberranti colpivano l’intero gruppo e quindi isolamento, pubblica disapprovazione, e incoraggiamento del senso di colpa. Contesto della Prima Crociata, in cui c’era la convinzione che il benessere spirituale dipendesse dal intraprendere azioni positive. Altra nota: il profondo attaccamento al senso di luogo;le persone comuni mescolavano astrazione religiosa e sensibilità fisica, ruolo delle RELIQUIE: la cristianità era resa accessibile e antropomorfica nei santuari. Ruolo dei santi, in quanto mortali, erano degli intercessori, pellegrinaggi nei luoghi dove erano conservate le reliquie. Al tempo, la chiesa predicava la remissione dei peccati attraverso gesti di penitenza (astinenza, non portare le armi…) tra cui il pellegrinaggio.

Tratto da LE CROCIATE di Elisa Giovinazzo
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